Il peggio è passato, non solo per Microsoft che ha dovuto rispondere alle critiche di migliaia e migliaia e ancora migliaia di fan, ma anche per tutti coloro che non potevano assolutamente credere che la compagnia avesse davvero pensato all’always online per Xbox One. Peccato che a Redmond si siano trovati in un certo senso costretti a fare marcia indietro: in altre circostanze – ha spiegato chiaramente l’azienda – il progetto sarebbe continuato.
Le dichiarazioni sono sempre dell’Albert Pennello che qualche giorno fa ha messo in evidenza come il prezzo di Xbox One andasse meglio spiegato ai giocatori; stando a quanto rivelato, Microsoft è stata molto “sorpresa dalla reazione e dalle ipotesi che la gente ha fatto su ciò che stavamo provando a realizzare“.
In data 5 settembre, precisamente a Rev3Games, Pennello ha fatto intendere che alcuni fan si sono pentiti del comportamento avuto in precedenza; non pochi – ha spiegato – “stanno dicendo ‘Mamma, mi piacerebbe che alcune di queste funzionalità potessero tornare!’. Il problema è stato che la gente ha pensato che volessimo fare qualcosa di malvagio o anti-consumatore“.
L’obiettivo di Microsoft
Il punto non è la logica anti-consumatore – un’ottica del genere difficilmente genererebbe fior fior di guadagni -: i problema sta nel fatto che l’always online era davvero irrealizzabile, in primo luogo perché non tutte le connessioni sono parimenti efficienti; in secondo luogo, perché questo avrebbe senz’altro spinto verso il digitale (che, diciamocelo, non è simpatico proprio a tutti…).
“Stavamo guardando ciò che fa Steam – ha continuato Albert Pennello – ciò che sta facendo iOS, stavamo guardando dove i consumatori stanno andando e pensando che potevamo fornire una migliore esperienza all-digital [e che tutto] sarebbe potuto accadere prima di quanto non pensassero i giocatori”.
A distanza di qualche mese, siete contenti del cambio di rotta di Microsoft?