Con il florido lancio del Wii, non poteva certo mancare lo sciacallo di turno che cerca di trarre profitto dalle fortune altrui. Uso termini duri perché, come capirete leggendo, a differenza del Sixaxis di Sony, in questo caso non sembrano davvero esserci gli estremi per una causa legale degna di questo nome. Gli interpreti di questa ennesima saga – state certi che ne sentiremo parlare a lungo – sono Nintendo, com’è ovvio, e la poco nota Interlink Electronics, azienda californiana che si dichiara parte lesa in merito all’utilizzo di una tecnologia da loro brevettata e, secondo loro, usata illegittimamente dalla casa di Mario per il suo Wiimote. Si tratterebbe, nello specifico, del grilletto sensibile alla pressione adottato dal controller. Ci sono due questioni, però, che discreditano l’ipotesi di accusa della Interlink. La prima è di natura legale: affinché si possa ritenere violato un brevetto, quest’ultimo deve rappresentare una novità assoluta. Non è questo il caso di un dispositivo sensibile alla pressione, visto che il controller della PS2 già ne faceva uso. La seconda è di natura tecnica: nel brevetto della IE, il segnale del grilletto viene inviato tramite infrarossi. In Wiimote è un dispositivo Bluetooth. Nintendo dovrà certamente tenere bene aperti gli occhi, ma la festa non sembra possa essere rovinata.
[via Joystiq]