Esattamente come suggerito da Gabe Newell pochi giorni fa, oggi Valve annuncia un ulteriore passo che porta Steam più vicino a Linux e sopratutto al salotto. Questo passo si chiama SteamOS, un sistema operativo costruito intorno a Linux profondamente personalizzato e ottimizzato per essere fruito dalla poltrona.
Praticamente una modalità Big Picture radicata fino al cuore del sistema operativo, che andrà dunque a sostituire Windows (nonostante il passato in Microsoft, Newell non si può certo definire un fan), MacOS X ed eventualmente le distro Linux tradizionali che già supportano Steam.
L’OS non è ancora pronto per la distribuzione, ma Valve ci assicura che lo sarà presto non appena verranno risolti alcuni problemi di performance su audio e input. SteamOS verrà fornito su licenza ai costruttori di “macchine per il salotto”, ma sopratutto potrà essere scaricato liberamente e totalmente a costo zero — Valve specifica per sempre — da tutti gli utenti che vorranno costruire un HTPC da gioco senza Windows.
Con SteamOS la migrazione verso Linux si farà inevitabilmente più forte, e oltre alle centinaia di titoli già compatibili con Linux (ma tra questi quelli di rilievo sono ben pochi) nelle prossime settimane vedremo anche i primi annunci “a tripla A” in arrivo su SteamOS nel corso del 2014. Una migrazione che tuttavia non sarà fondamentale, visto che su SteamOS supporterà una forma di streaming casalingo dal PC di casa verso la “Steam Box” che ospiterà SteamOS, con modalità analoghe a quanto offre Nvidia su Shield.
Quello di SteamOS non è l’unico annuncio importante in arrivo e un conto alla rovescia nella sezione “Living Room” del sito di Valve ci indica almeno altri due grandi rivelazione, ancora orientate al mondo del salotto e chissà, potrebbe trattarsi della tanto attesa Steam Box di riferimento, magari realizzata in partnership con Nvidia.