Nel corso di una generazione videoludica esistono pochi giochi in grado di diventare un must per tutti i possessori di una piattaforma, titoli in grado di farci sentire che ne è valsa la pena di comprare questa console piuttosto che un’altra e di essere ricordati a lungo nei nostri cuori: uno di questi è sicuramente stato il primo Uncharted, fatica di Naughty Dog uscita ormai diverso tempo fa con la quale PS3 è riuscita a dare uno scossone all’interno della guerra delle esclusive.
Inutile tentare dunque di quantificare l’attesa che Uncharted 2 ha saputo creare intorno a sé nel corso degli ultimi mesi, forte anche di una beta multiplayer alla quale diverse persone hanno preso parte potendone assaporare la bontà, e scatenando una vera e propria febbre arrivata al culmine a metà ottobre, periodo in cui la nuova avventura di Nathan Drake ha visto la luce.
Riuscirà Uncharted 2 a entrare nell’Olimpo dei videogiochi scavalcando il successo del suo predecessore? L’impresa è di sicuro ardua, ma il nipote di Sir Francis ci ha abituati a questo e altro: andiamo a scoprire insieme quali nuove avventure ci aspettano.
La storia narrata in Uncharted 2 ha inizio con il nostro Nathan alle prese con un incidente ferroviario, tramite il quale il giocatore viene introdotto alla trama grazie a un sistema di flashback che rimanda all’inizio della nuova avventura del protagonista, alternandosi con sequenze relative al presente: veniamo così subito a conoscenza del fatto che il nostro eroe è stato coinvolto in una ricerca della flotta di Marco Polo, giunta alla propria destinazione solo in forma ridotta lasciando parte delle navi ancora in qualche parte del mondo, col suo equipaggio ma soprattutto piene zeppe di tesori.
Senza andare oltre quanto già detto (che è solo una minima parte di ciò che viene raccontato nei 26 capitoli del gioco), possiamo senza ombra di dubbio definire la trama di Uncharted 2 degna di un film di prim’ordine, stando un po’ al mondo dei videogiochi come Indiana Jones lo è stato a quello del cinema, portando la stessa dose di avventura e ironia.
A Naughty Dog va sicuramente il merito di aver migliorato un po’ in tutti gli aspetti della narrazione rispetto al primo capitolo, anche dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, tra i quali ritroviamo vecchie conoscenze come il caro Sullivan, più qualche new entry studiata per l’occasione.
Il Covo dei Mariuoli
Pur non aggiungendo nulla di particolarmente nuovo a quelle del primo Uncharted, le meccaniche di gioco di questo secondo capitolo si fanno apprezzare pienamente, frutto anch’esse dell’esperienza maturata dai ragazzi di Naughty Dog, sfociata in un sistema di controllo praticamente perfetto, pienamente reattivo ai comandi anche nelle fase più concitate e supportato dall’ottimo sistema d’inquadrature e di animazioni studiato dagli sviluppatori, destinato a dare a questo gioco un taglio da grande schermo anche nel comparto tecnico.
Mentre in passato le meccaniche stealth erano solo un “in più” offerto ai giocatori, adesso la scelta sul come affrontare una determinata situazione è molto più ampia, lasciando spesso che sia ognuno di noi a decidere se affrontare i nemici a viso aperto oppure prendere la via dei ninja, aprendo maggiormente il gioco in tal senso anche con l’introduzione di nuove animazioni dedicate al muoversi furtivamente e addirittura nei primi capitoli incitando chiaramente il giocatore a seguire la possibilità di sgattaiolare tra i nemici piuttosto che lanciarsi in scontri impari a viso aperto.
La componente d’azione è comunque masicciamente presente in Uncharted 2, e offre al giocatore la possibilità di divertirsi di buon grado tra ripari di fortuna, spari e lanci di granate, non più effettuabili con il movimento del Sixaxis ma con la semplice pressione del tasto L2 più levetta analogica. Non mancano anche le fasi platform con le quali zompettare tra un appiglio e l’altro grazie alle abilità arrampicatorie del nostro Nathan, mentre anche gli enigmi sono stati ampliati alternandosi con succesos alle fasi d’azione.
Andando al succo, a livello di difficoltà normale il tempo necessario per completare l’intera avventura è pari a poco più di 10 ore, tempo che può essere incrementato di qualche ora aggiuntiva giocando al livello massimo di difficoltà, utile anche per sbloccare la modalità Distruttiva. Volendo completare proprio tutto tra tesori (visti anche nel primo capitolo) e trofei vari il gioco è comunque in grado di offrire ore aggiuntive di divertimento, senza dimenticare la modalità multigiocatore.
Farlo in compagnia
Per l’appunto, il multiplayer di Uncharted 2 non è assolutamente un aspetto del gioco da prendere sotto gamba: se il primo capitolo della serie poteva essere praticamente accantonato dopo essere stato completato, Uncharted 2 ha dalla sua una modalità online non creata solo per dare un contentino che giustifichi l’esborso economico col passare del tempo. Si tratta a tutti gli effetti di un vero e proprio sistema a sé che siamo pronti a scommettere farà la gioia di tutti gli appassionati dei giochi d’azione, donando a questo gioco la longevità che merita.
Nelle partite online è possibile prendere parte a match cooperativi o competitivi, con la presenza di classici come deathmatch e cattura la bandiera, più alcune aggiunte tipo quella che ci mette di fronte a orde di nemici in stile Left 4 Dead e Resident Evil 5 e la modalità Cinema, con la quale registrare e rivedere le proprie partite. Il tutto sfruttando quanto di ottimo fatto per il sistema di controlli della modalità singola, anche se a tratti per le azioni più concitate del multiplayer è possibile lamentare una po’ di mancanza di visuale nel passare velocemente da una direzione all’altra.
Mamma che bello
Del punto di vista tecnico Uncharted 2 è come abbiamo avuto già modo di capire un vero e proprio gioiello, in grado di far sciogliere anche i cuori più freddi con visuali mozzafiato e scelte artistiche dallo squisito taglio cinematografico, con inquadrature d’effetto ma soprattutto con un’attenzione riposta dagli sviluppatori in ogni piccolo particolare. Il discorso vale sia che ci si trovi a Istanbul, in Borneo o in qualsiasi altro luogo dove il gioco è ambientato, perfettamente riprodotto con panorami a perdita d’occhio.
Le texture sono nel 99% dei casi una gioia per gli occhi, mentre le espressioni dei volti dei personaggi sono eccellenti così come il loro labiale, perfettamente sincronizzato col doppiaggio. Il parlato è anch’esso di ottimo livello, anche se la versione in lingua inglese a nostra disposizione ci ha purtroppo impedito di valutare quello in italiano. In tutto questo quadro di beatitudine la colonna sonora non è da meno, accompagnando il giocatore egregiamente nelle varie fasi di gioco, alternandosi agilmente tra momenti lenti e concitati prendendo così parte all’azione.
Commento finale
Uncharted 2 è insieme al suo predecessore uno dei titoli del parco giochi PS3 in grado di giustificare l’acquisto della console a occhi chiusi, determinandone probabilmente il successo nella nuova versione Slim introdotta sul mercato da un paio di mesetti scarsi. Un enorme applauso va a Naughty Dog, che senza adagiarsi sugli allori ha saputo intervenire sui pochi difetti del primo capitolo sfornando un titolo eccellente in tutti i suoi aspetti, dotandolo di una modalità multiplayer tutt’altro che di secondo piano e di un comparto tecnico semplicemente da svenimento.
Senza stare a fare troppi giri di parole Uncharted 2 è in definitiva un gioco da avere e da godere istante per istante, centimetro per centimetro (soprattutto se ci si vuole definire degli amanti del genere d’azione), forte delle proprie migliorie che pur non introducendo nulla di particolarmente nuovo (multiplayer a parte) e originale lo rendono praticamente uno dei migliori titoli a disposizione sulla console casalinga Sony, se non attualmente il migliore in assoluto.
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