Total War: Rome II è stato ampiamente criticato su Steam per l’aggiunta delle generalesse agli eserciti, avvenuta tramite una recente patch, che ha provocato un massiccio inserimento di recensioni negative sul gioco. Lo sviluppatore Creative Assembly si è difeso con una dichiarazione rilasciata in via ufficiale che spiega come ci sia una motivazione tecnica dietro tale decisione.
Le combattenti di sesso femminile introdotte all’interno di Total War: Rome II non vengono viste di buon occhio dall’utenza PC del gioco, che giudicano la loro introduzione come una scelta davvero poco azzeccata in termini storici, ritenuta assurda, dato che negli eserciti passati la loro presenza non era ammessa.
Dal canto suo, lo sviluppatore Creative Assembly si è difeso affermando che Total War: Rome II è un gioco storicamente autentico ma non storicamente accurato, spiegando inoltre che:
I personaggi femminili appaiono nel corso del gioco, ma hanno tra il 10 e il 15% di possibilità di apparire come personaggi da reclutare in qualità di generali per alcune delle fazioni giocabili. Le eccezioni sono gli Stati della Grecia, Roma, Cartagine e alcune fazioni dell’est, che hanno lo 0% di possibilità, mentre Kush ha il 50% di possibilità, questo per rappresentare in maniera netta le differenze culturali in quelle fazioni nel corso dell’epoca in cui è ambientato il gioco. Queste percentuali possono essere modificate dai giocatori, non abbiamo mai visto un bug verificabile in cui questo avviene in maniera differente o non funziona come dovrebbe. Non abbiamo alcun piano di eliminare la caratteristica in questione con una patch o rimuoverla dal gioco in qualche altra maniera.
— Total War (@totalwar) 25 settembre 2018
Insomma, nonostante le feroci critiche, le generalesse non saranno rimosse dal gioco.