[blogo-video provider_video_id=”TZ_G6XiHoUA” provider=”youtube” title=”The Witcher 3: Wild Hunt – Debut Gameplay Trailer” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=TZ_G6XiHoUA”]
Nel consueto appuntamento con i propri azionisti tenuto dalle alte sfere di CD Projekt per inaugurare l’anno fiscale (che inizia a marzo) con una relazione sulle strategie finanziarie che verranno seguite nei prossimi mesi, i vertici della rinomata casa di sviluppo polacca sono inevitabilmente ritornati sulla spinosa questione del posticipo di The Witcher 3: Wild Hunt per illustrare nel dettaglio tutti i principali motivi che li hanno spinti a spostare in avanti la data di lancio del loro titolo di punta.
Tra l’annuncio di un videogioco di carte collezionabili tratto dalla saga fantasy di Geralt di Rivia da pubblicare su sistemi iOS e Android entro la fine dell’anno e le rassicurazioni sul progetto di Cyberpunk 2077 (i cui lavori stanno procedendo parallelamente a quelli di The Witcher 3), le slides mostrate dai CD Projekt via DualShockers hanno toccato tutti gli aspetti del processo di sviluppo di Wild Hunt svelando cosa è stato fatto sino ad oggi, cosa deve essere ancora completato e, infine, le ragioni principali del ritardo.
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Cosa è stato fatto (o è in via di completamento):
- I dialoghi sono stati scritti e implementati
- La fase di doppiaggio nelle diverse lingue del gioco sta per essere ultimata
- Il mondo di gioco è completo – le ambientazioni sono finite e tutte le più importanti dinamiche di gameplay sono state implementate
- Gli asset grafici e le animazioni sono quasi completi
- L’avventura può esser giocata dall’inizio alla fine
- Il REDengine 3 gira su tutte e tre le piattaforme (PC, Xbox One e PlayStation 4)
- Gli elementi fisici delle edizioni da collezione sono in produzione
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Cosa deve essere ancora fatto:
- Bisogna integrare nel gioco diverse missioni secondarie
- Ci sono ancora da importare i voice over e bisogna testarne la qualità
- Serve del tempo per compiere tutti i test del caso sul bilanciamento delle dinamiche di gameplay e del sistema di combattimento
- Il lavoro di miglioramento della qualità degli asset grafici, delle animazioni, degli effetti e del sonoro – questo aspetto del progetto continuerà ad essere curato fino all’ultimo giorno utile
- C’è da ottimizzare il codice del REDengine 3
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Le ragioni del ritardo:
- Meno concorrenza
- Miglioramento dell’efficienza delle campagne di marketing mirate agli appassionati e ai giocatori più informati
- Necessità di proporre un titolo rifinito: in questa industria, solo il 20% del tempo richiesto dal processo di sviluppo è dedicato all’ottimizzazione, ma i risultati che si raggiungono in questo lasso di tempo hanno un impatto dell’80% sull’attrattività di un videogioco
- Maggiore base installata di console next-gen, che si tradurrà in un ampliamento del bacino potenziale di acquirenti
Nel lasciarvi alla bianca lavagna dei commenti per dirci cosa ne pensate al riguardo, vi ricordiamo che The Witcher 3: Wild Hunt non sarà disponibile prima di febbraio del prossimo anno su PC, PS4 e Xbox One.
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