Dopo essersi presi il tempo necessario per riorganizzarsi nei Vostok Games dopo il fallimento degli studi GSC Game World, i ragazzi del team di sviluppo storico di S.T.A.L.K.E.R. ci aggiornano sullo stato dei lavori di Survarium regalandoci delle immagini ambientate nell’area di una stazione radar abbandonata e un ricco video-diario dedicato invece alla zona della vecchia scuola.
L’ultimo filmato confezionato dagli esperti sviluppatori russi ci offre oltretutto degli importanti spunti di riflessione sull’impianto di gioco e, più in generale, su ciò che andremo a sperimentare in questo loro nuovo sparatutto free-to-play: diversamente dagli altri action post-apocalittici, infatti, in Survarium non ci sarà da affrontare degli zombie acefali né si avrà il tempo di scoprire le cause del disastro che ha annientato la civiltà moderna portando la razza umana sull’orlo dell’estinzione, ma ci si dovrà preoccupare solo ed esclusivamente della propria sopravvivenza dalle bande di sciacalli che imperverseranno per le strade delle città semideserte e ricoperte di vegetazione. Continua dopo la pausa.
Pur essendo ambientato in un lontano futuro dominato dalla devastazione più totale, insomma, il mondo di Survarium sarà “credibile” quanto il nostro: i Vostok Games, a tal proposito, ci spiegano come l’esperienza maturata negli scorsi anni con la serie di STALKER li abbia portati a riconsiderare il gameplay in funzione di un maggiore realismo. Se nella spietata e desolata dimensione di Survarium si viene colpiti a un braccio o ci si rompe una gamba scavalcando in modo maldestro un muro di cinta, ad esempio, azioni abitudinarie come il mirare con la propria arma o il semplice camminare risulteranno estremamente difficoltose.
L’uscita di Survarium è prevista nella seconda metà del 2013 in esclusiva su PC: proprio come in STALKER, anche in questo nuovo progetto freemium dei Vostok Games le sessioni sparatutto si alterneranno alle missioni d’esplorazione pura, con in più la possibilità di aderire a un gruppo di sopravvissuti (o di sciacalli) e di personalizzare al massimo l’aspetto e l’equipaggiamento del proprio alter-ego.