Il 3DS è finalmente uscito e, naturalmente, ha portato con sé una buona dose di titoli di lancio utili a far comprendere al pubblico le potenzialità della nuova console Nintendo. Capcom ha deciso di partecipare a questo grande evento con Super Street Fighter IV 3D Edition, gioco che, a dire il vero, non è proprio adatto a dimostrare le meraviglie dell’auto-stereoscopia del 3DS.
Nonostante questo, però, Yoshinori Ono è riuscito a mettere insieme un titolo davvero ottimo, probabilmente uno dei migliori fra tutti quelli usciti in contemporanea con la console. Malgrado la struttura del 3DS non sia certo l’ideale per mettere in scena i combattimenti di un picchiaduro basato sull’uso attento e preciso di almeno sei tasti, questo nuovo capitolo di Street Fighter riesce a offrire un’esperienza piacevole, divertente e altamente competitiva.
Volete sapere se il gameplay sia lo stesso delle versione PS3 e Xbox 360 di Super Street Fighter IV? In effetti qualcosa è cambiato, proprio a causa della limitante distribuzione dei tasti sul nuovo apparecchio Nintendo. Nonostante questo dettaglio, tuttavia, ci troviamo di fronte al miglior picchiaduro portatile in circolazione, in attesa dell’arrivo del promettende BlazBlue: Continuum Shift 2. Continuate a leggere per scoprire tutti i dettagli!
Il problema dei controlli
Fin dall’uscita di Street Fighter II: The New Warriors in sala giochi, il celebre picchiaduro Capcom ha costruito il proprio gameplay attorno a una struttura basata su sei tasti di attacco, tre dedicati ai pugni e altrettanti ai calci. Ogni volta che il gioco è stato convertito su piattaforme diverse dai cabinati da sala, i giocatori si sono dovuti scontrare con una serie di difficoltà legate alla distribuzione dei pulsanti attraverso i joypad.
Per risolvere il problema i giocatori più hardcore hanno sempre fatto affidamento sugli arcade stick, enormi joystick capaci di replicare (soprattutto in questi ultimi anni, grazie all’ottimo lavoro portato avanti da MadCatz) la precisione della risposta ai comandi garantita dai cabinati arcade. Con Super Street Fighter IV 3D Edition Capcom ha studiato un sistema di controllo capace di sfruttare in modo intelligente il touch screen del 3DS, in modo da permettere al giocatore di superare i limiti dell’hardware.
In questo picchiaduro portatile, in pratica, sul touch screen è possibile programmare fino a quattro pulsanti tattili, associando ad essi comandi di ogni genere utili ad aggirare i problemi legati alle ridotte dimensioni della croce direzionale, alla scarsa precisione dello slide pad e, naturalmente, alla mancanza di sei tasti frontali da premere con rapidità e naturalezza.
Lite o Pro?
Il sistema di controllo basato sul touch screen può essere impostato in due modi differenti: Lite o Pro. Il primo è pensato per i principianti o per coloro che vogliono sperimentare soluzioni normalmente impossibili da applicare alle dinamiche di Street Fighter. Selezionando i controlli Lite, infatti, ai quattro pulsanti touch è possibile associare comandi estremamente complessi come Super, Ultra o mosse speciali, in modo da realizzarle toccando semplicemente lo schermo.
Oltre a semplificare la manualità del gioco questa particolare opzione va a intaccare alcuni punti fermi del picchiaduro Capcom, come quello legato al gameplay dei personaggi a caricamento. Grazie alla modalità Lite, infatti, è possibile selezionare Guile e lanciare Flash Kick e Sonic Boom a una velocità normalmente impensabile e, soprattutto, mentre si cammina verso il proprio avversario ignorando il caricamento. E’ per questo motivo che Super Street Fighter IV 3D Edition non è affatto adatto ai puristi di Street Fighter, rivelandosi al tempo stesso un’esperienza fantastica per tutti coloro che riescono ad avvicinarsi al gioco senza pregiudizi e pregustando i numerosi esperimenti resi possibili dalle nuove meccaniche inserite da Ono.
Per i giocatori tutti d’un pezzo, invece, è stata inserita la modalità Pro, che di fatto permette di associare ai quattro pulsanti tattili solo delle semplici combinazioni di tasti, in modo da eseguire senza intrecciarsi le dita tecniche come il Focus Attack e la presa o, naturalmente, per facilitare l’esecuzione delle ultra (che richiedono sempre la pressione contemporanea dei tre pugni o dei tre calci).
L’inutilità del 3D
Viste le capacità del 3DS e considerata la dicitura “3D Edition” nel titolo del gioco, come funziona l’auto-stereoscopia con questo picchiaduro? Sinceramente, vista la natura bidimensionale dell’esperienza, Street Fighter si rivela essere il candidato meno adatto a mostrare le caratteristiche della console Nintendo. Svolgendosi su un unico piano orizzontale, infatti, gli scontri non si prestano a particolari evoluzioni tridimensionali, salvo durante l’esecuzione delle Ultra Combo.
Per giustificare la presenza del gioco nella line-up di lancio di una console interamente basata sul 3D, comunque, Yoshinori Ono ha inserito all’interno della cartuccia una modalità inedita che permette di affrontare i soliti scontri da un’angolazione diversa, con la telecamera fissata alle spalle del personaggio del giocatore, leggermente spostata di lato.
In questo modo l’effetto del 3D è decisamente più evidente e spettacolare, ma l’impostazione della visuale si rivela essere particolarmente difficile da apprezzare per periodi di tempo troppo lunghi. Dopo averla ammirata per un paio di volte, quindi, è probabile che ognuno di voi sfrutterà questa modalità solo per impressionare gli amici, salvo poi dedicarsi principalmente alla versione tradizionale dei combattimenti.
Battaglia tra action figure
L’altra caratteristica inedita inserita appositamente in questa versione di Super Street Fighter IV è quella legata allo sfruttamento dello Street Pass. In pratica, dopo aver accumulato abbastanza punti giocando normalmente, è possibile acquistare e sbloccare una serie di statuine legate ai personaggi del gioco, ognuna caratterizzata da una posa specifica e da una serie di statistiche legate all’attacco, alla difesa, ai punti ferita e ad altri elementi tecnici.
Ogni giocatore può impostare sul proprio profilo un Dream Team composto da diversi elementi (la cui somma dei valori non può superare un livello predefinito), facendo attenzione a creare combinazioni bilanciate in modo da poter dare del filo da torcere ai rivali che si potranno presentare in qualsiasi momento.
Lasciando la console in modalità riposo e attivando lo Street Pass, ogni volta che ci si trova in prossimità di una persona con il 3DS nelle medesime condizioni scatta automaticamente la battaglia, prontamente riproposta con un rapido riepilogo una volta riattivata la console. Per ogni battaglia vinta si ottengono punti da investire per acquistare miniature sempre più potenti. L’idea è sicuramente interessante, anche se probabilmente potrà dare il meglio con giochi come Pokémon o Inazuma Eleven.
Il comparto tecnico
Dal punto di vista puramente tecnico Street Fighter per 3DS è un piccolo gioiello, anche se le differenze in termini di potenza tra la console portatile Nintendo, la PS3 e l’Xbox 360 si fanno sentire in più di un’occasione. I modelli poligonali dei personaggi sono eccellenti, e vantano animazioni davvero splendide. Il livello di dettaglio non è lo stesso di quello ammirato sulle console casalinghe, ma di sicuro rimarrete a bocca aperta di fronte a quanto mostrato dal piccolo schermo del 3DS.
Lo stesso, purtroppo, non si può dire delle arene, che si rivelano l’elemento più colpito dal passaggio del gioco a un hardware meno potente. Dimenticatevi i livelli pieni di dettagli e ricchi di elementi animati di Super Street Fighter IV. La 3D Edition del picchiaduro Capcom presenta livelli piatti e completamente immobili che, francamente, staccano davvero troppo dalla maestosità dei personaggi. Fortunatamente nella frenesia dell’azione non vi concentrerete su ciò che accade (o NON accade) alle spalle dei lottatori.
Anche il comparto audio del gioco, purtroppo, presenta alcuni ridimensionamenti evidenti, primo fra tutti quello relativo all’assenza delle voci giapponesi dei lottatori. Capcom ha dovuto rinunciare, probabilmente a causa di limiti di memoria, a inserire nel gioco il secondo doppiaggio, costringendo di fatto ad ascoltare le non sempre piacevoli voci americane.
Commento finale
Super Street Fighter IV 3D Edition, quindi, è un ottimo picchiaduro capace di far avvicinare alla serie Capcom anche i giocatori meno esperti e, grazie al suo sistema di controllo atipico, di spingere gli appassionati di vecchia data a sperimentare strategie inedite. L’ottima realizzazione dei personaggi stacca molto rispetto alle arene fin troppo spoglie. Di sicuro non ci troviamo di fronte al gioco più adatto per sperimentare il 3D, ma nonostante questo SSFIVAE è uno dei migliori titoli di lancio del 3DS.
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