Una multa di quasi 300.000 euro per l’attacco dal PlayStation Network nel 2011: è la multa inflitta dall’Information Commissioners Office (ICO) britannico per la perdita di dati avvenuta in tale occasione. Dati riguardanti anche informazioni estremamente personali, come numeri di carte di credito e altri elementi sensibili.
Il video che vedete qui sopra contiene l’annuncio della multa da parte di ICO, mentre Sony ha subito reagito annunciando il proprio appello:
“SCEE nota che ICO ha riconosciuto Sony come vittima di un ‘attacco criminale determinato e indirizzato’, che ‘non ci sono prove che i dati sulle carte di credito sono stati violati’, e che ‘i dati personali sono stati difficilmente usati per scopi fraudolenti'”
“Attacchi criminali sulle reti sono un aspetto reale e in crescita della vita nel 21° secolo e Sony continua a lavorare per rafforzare i suoi sistemi, costruendo livelli multipli di difesa e lavorando per rendere la rete sicura e resistente.
L’affidabilità dei nostri servizi di rete e la sicurezza delle informazioni dei nostri clienti sono di grandissima importanza per noi, e siamo lieti che i nostri servizi siano usati da più persone in giro per il mondo oggi rispetto a quando è avvenuto l’attacco criminale.”
L’ormai famoso attacco al PSN, avvenuto ad aprile 2011, viene dipinto da ICO come la “violazione più importante” con cui l’ufficio abbia mai avuto a che fare: all’epoca, il PSN restò offline per diverse settimane, facendo temere come dicevamo per i dati personali dei suoi iscritti.
Pensate che Sony meriti questa multa? Esagerata? Troppo poco?
Via | vg247