Recentemente Sony ha diffuso i dati relativi alla divisione gaming e le cifre non sono per niente buone: va detto che l’azienda non è in crisi – il settore mobile, per esempio, ha fatto registrato degli ottimi risultati -; i numeri, però, non piaceranno lo stesso ai possessori di una qualsiasi console della compagnia: PlayStation Portable, PlayStation Vita, PlayStation 2 e PlayStation 3.
Le informazioni fanno riferimento all’ultimo trimestre fiscale e, se mettono in evidenza una situazione decisamente positiva per PlayStation 2 e PlayStation 3 – anche per PSP, in realtà -, non si può dire lo stesso di PlayStation Vita; notiamo, infatti, che PS3 e PS2 sono state vendute in ben un milione di copie, per quanto la prima sia uscita fuori di produzione; 600mila, invece, sono state le unità di PS Vita e PSP: cifre davvero poco soddisfacenti, se considerate che la prima è una console next gen e avrebbe dovuto rivoluzionare il settore delle portatili (la piccola PlayStation, in realtà, è un vero e proprio portento: il punto è che la line-up lascia a desiderare e il prezzo, come mamma Sony sa, la rende inavvicinabile).
Una perdita disastrosa?
Il risultato delle politiche aziendali è una perdita che avrà senz’altro fatto tremare i vertici: parliamo di un passivo di 14.8 miliardi di yen (circa 110 milioni di euro), dovuto, ovviamente, al passaggio generazionale, ai soliti costi legati a ricerca e sviluppo, oltre che alle spese necessarie per il lancio.
La situazione, comunque, non ci preoccupa affatto: certo, non va sottovalutata; siamo convintissimi, però, che PlayStation 4 nella nuova generazione partirà in netto nettissimo vantaggio. Quali sono i vostri pronostici?