Prima di dare seguito alle richieste avanzate dai partecipanti alla recente fase di beta test privata di SimCity apportando le necessarie modifiche al codice di gioco del loro atteso gestionale cittadino, i ragazzi di Maxis approfondiscono la questione dei “Big Business” illustrandoci nel dettaglio, con l’esempio delle imprese petrolifere, cosa saremo in grado di realizzare attraverso questo speciale sistema aziendale che correrà parallelamente agli aspetti “classici” della gestione comunale.
Sulla falsariga delle parole pronunciate la scorsa settimana dal designer capo Stone Librande, i concetti espressi quest’oggi dal team di sviluppo ci descrivono il sistema “Big Business” come uno strumento opzionale deputato a garantire agli utenti la più ampia libertà nella scelta del programma di sviluppo industriale della propria cittadina: le grandi imprese come quelle petrolifere ci consentiranno infatti di assumere il ruolo di magnate d’affari in aggiunta al tipico ruolo di sindaco.
Oltre a quello dell’estrazione e della raffinazione del petrolio, si avrà così la possibilità di diventare un tychoon dell’industria siderurgica, dell’elettronica, del commercio o, come ben saprà chi ha avuto la fortuna di partecipare alla tre giorni di closed beta, del gioco d’azzardo. I Big Business avranno un impatto notevole sulla vita comunale: chi vorrà concentrarsi sul commercio, ad esempio, dovrà dotarsi di una fitta e costosa rete di trasporti ferroviari e autostradali. Le grandi imprese, comunque, non saranno obbligatorie: in virtù del sistema Multi-City, infatti, per poter trasformare la propria città in una vera e propria metropoli non servirà produrre in proprio i beni e i servizi necessari ma ci si potrà sempre affidare alle importazioni dalle città della regione di appartenenza.
L’uscita di SimCity è prevista per l’8 marzo su PC, mentre per la versione Mac OS occorrerà attendere l’avvento della primavera.