Dopo aver rallegrato gli utenti Xbox Live Arcade con la conversione di N+ (un platform particolarmente apprezzato nella sua versione in Flash), per i ragazzi della casa di sviluppo di Vancouver (Canada) Slick Entertainment è finalmente giunto il momento di dimostrarci, attraverso la commercializzazione di Scrap Metal, se tutto ciò che di buono è stato fatto in passato sia stata una pura e semplice questione di fortuna o se, al contrario, l’apprezzamento dimostrato dai propri appassionati sia davvero meritato.
Attingendo a piene mani da titoli come Destruction Derby, Carmageddon, Micro Machines o Twisted Metal, il team di sviluppo coordinato da Nick Waanders e Kees Rynen proverà quindi ad ampliarne il concept di gioco per offrire agli utenti che acquisteranno Scrap Metal (1200 Punti Microsoft) un’esperienza divertente e convincente quanto basta.
Pronti quindi a salire sul vostro Monster Truck e a mandare in frantumi il nemico di turno? Bene! Prima però fermatevi in officina, c’è qualcosa che dovete assolutamente leggere se volete scalare celermente la vetta dei “Distruttori” di Scrap Metal.
HAI CONTROLLATO LE GOMME? E IL LANCIAFIAMME?
Cercando di prendere il meglio delle produzioni simili, Scrap Metal ci permette di sfidare in una gara all’ultimo sangue tutta una serie di nemici che, proprio come noi, avranno a disposizione una sfavillante automobile debitamente trasformata in un dispensatore di morte a quattro ruote motrici.
Davvero tante sono le modalità di gioco messe a disposizione dell’utente: facendo finta di non aver mai avuto a che fare con questo particolare genere di giochi di corse arcade, decidiamo perciò di iniziare il nostro giro turistico tra sfasciacarrozze abusivi e lamiere insanguinate partendo dalla campagna in singolo e dal suo esaustivo tutorial, attraverso il quale possiamo muovere i nostri primi passi nello sfavillante mondo delle gare clandestine in salsa Destruction Derby.
Apprese le nozioni basilari di “guida acrobatica”, entriamo nel Garage per dare al nostro primissimo rottame qualche chances di vittoria nella gara inaugurale: sin dalla prima curva scopriamo però quanto siano ostici i nostri avversari che, come noi, cercheranno di ostacolarci in tutti i modi facendo ampio uso dell’arma montata sul cofano anteriore o sotto il paraurti, per non citare ovviamente le sportellate violente o il puro e semplice speronamento.
La carriera in singolo offre otto circuiti sbloccabili gradualmente con il conseguimento di vittorie e di medaglie nel corso delle gare proposteci: si va naturalmente dalla corsa semplice alla gara all’ultimo sangue all’interno di arene circolari, fino ad arrivare alla divertentissima “caccia” in cui ci viene richiesto di rimanere il più a lungo possibile in vita in circuiti dove saremo letteralmente presi di mira da camioncini bombaroli e auto della polizia lanciateci addosso a tutta birra.
Assolutamente azzeccato è inoltre il sistema di potenziamento del proprio parco auto: i bolidi nemici che si riesce ad eliminare durante le gare di velocità possono infatti essere “ripescati” dallo sfasciacarrozze e rimessi in sesto nella propria Officina, all’interno della quale potremo altresì spendere in potenziamenti tutte le medaglie ed i punti vittoria accumulati durante le varie esibizioni. Oltre ai miglioramenti alla Velocità, all’Aderenza, alla Corazza, alla Potenza di Fuoco e al Nitro, si ha la libertà di personalizzare superficialmente la carrozzeria dei propri “macinini” con vernici apposite, oppure applicandovi delle decalcomanie e degli accessori unici per ogni categoria di vettura utilizzata (dall’utilitaria al Monster Truck).
Se tutto questo non vi basta e volete innalzare il livello di sfida, magari dopo aver completato tutti gli eventi della carriera potrete sempre mettervi alla prova attraverso una delle tantissime modalità multigiocatore congegnate per l’occasione da quei volponi di Slick Entertainment.
La cura maniacale nello sviluppo della componente multiplayer di Scrap Metal è degnamente rappresentata dal numero di opzioni offerteci dai menù appositi: prima ancora di gettarci alla ricerca di utenti online è infatti possibile scontrarsi in locale sulla stessa console con uno o più amici, o potendo persino creare una LAN tra più console e giocare attraverso di esse.
GRAFICA E SONORO
Rispetto allo stile grafico minimalista di N+, loro ultima produzione dedicata all’utenza XBLA, i ragazzi di Slick Entertainment hanno dato fondo alle loro casse per regalarci un titolo come Scrap Metal che, per il genere cui fa riferimento, è un vero e proprio balzo in avanti dal punto di vista meramente tecnico.
In soli 130 Mb di spazio sono riusciti a stipare una dozzina di tracciati unici, un numero impressionante di vetture e di opzioni di customizzazione ed una serie praticamente infinita di oggetti distruttibili, merito essenzialmente di un motore fisico che gestisce fluidamente anche le situazioni più concitate: vi sembra poco?
Aggiungete a tutto questo un solido comparto sonoro, una completa localizzazione in italiano e una direzione artistica degna di una produzione maggiore, ed ecco quindi spiegate le nostri lodi agli sviluppatori per ciò che sono riusciti a realizzare con un budget sicuramente non elevato e con le limitazioni imposte da Microsoft per lo sviluppo su piattaforma Live Arcade.
COMMENTO FINALE
Pur senza uscire dal sentiero tracciato dai propri padri spirituali, Scrap Metal riesce magnificamente ad innovare il genere di riferimento con tutte quelle migliorie grafiche e stilistiche che l’attuale generazione videoludica riesce a regalare: grande interattività degli elementi a schermo, un motore fisico all’altezza della situazione e sfide multigiocatore sia online che offline affollate di gente che venderebbe con piacere la propria anima al Diavolo in cambio di un Turbo o di una Ricarica Scudo in più.
In conclusione, pur non sapendo se e quanto l’online di Scrap Metal riuscirà ad attrarre un apprezzabile numero di utenti disposti a riempire tracciati sabbiosi di lamiere contorte e detriti, ve ne consigliamo caldamente l’acquisto per il numero di opzioni e di modalità disponibili, le quali garantiscono all’opera nel suo complesso una più che discreta rigiocabilità e longevità.
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