Una delle pratiche su cui Nintendo in questi anni si è focalizzata decisamente meno rispetto alle rivali è certamente nell’ambito dei contenuti scaricabili. Non è questa la sede per intavolare una discussione riguardo ai motivi alla base di tale politica, ma Satoru Iwata ha ultimamente confermato che il trend non muterà nell’immediato futuro.
[…] non abbiamo intenzione di creare contenuti scaricabili o aggiuntivi per ogni tipo di gioco. Vorremmo piuttosto fornire ai consumatori contenuti che sarebbero lieti di pagare quale compenso del nostro lavoro creativo.
Ma passiamo ad esempi più pratici. Se da un lato Animal Crossing per 3DS non sarà affatto sottoposto ad alcuna estensione di qualunque tipo, per New Super Mario Bros. 2, invece, i piani sembrano essere completamente diversi. In quest’ultimo caso, infatti, il parere di Nintendo è che i presupposti per foraggiare gli acquirenti con nuovi contenuti sia decisamente più appropriato (via Siliconera).
In breve, ci piacerebbe trovare il tipo di contenuto aggiuntivo che i consumatori troverebbero divertente in ogni gioco. […] Sostanzialmente intendiamo dare vita a contenuti che riescano ad allungare il nostro rapporto con i consumatori.
Ed è proprio tale intenzione che, a parere di chi scrive, andrebbe ridimensionata. Anche perché tutte le case che oggi spingono sui DLC, anche in modo aggressivo, hanno sempre aspirato a far sì che il proprio rapporto con l’acquirente non si concludesse all’atto dell’acquisto. Ed è quasi superfluo dire che non di rado a rimetterci sia proprio il consumatore. Ma questa è un’altra storia.