La conferenza tenuta dal presidente di Nintendo, Satoru Iwata, per descrivere e commentare agli azionisti i risultati finanziari ottenuti dalla multinazionale nipponica durante il primo quadrimestre di quest’anno fiscale (che inizia a marzo), è stata naturalmente una ghiotta occasione per scoprire interessanti dettagli sul futuro prossimo delle console della casa di Kyoto direttamente dalla bocca dell’artefice di un successo videoludico incontrastato e apparentemente inarrivabile:
“Il primo trimestre del 2009 non è stato certamente tra i più positivi dal punto di vista finanziario, ma contiamo di rovesciare la situazione nel corso dell’intero anno fiscale con il rilascio di titoli come Wii Sports Resort, New Super Mario Bros Wii e Wii Fit Plus, tutti in grado di raggiungere e superare agilmente le dieci milioni di copie vendute.”
Cercando in tal modo di calmare la furia omicida degli investitori ricordandogli che siamo ancora in piena crisi economica e che il catalogo di Wii e DS nei mesi a venire avrà non pochi titoli in grado di renderli nuovamente (e oscenamente) ricchi, le restanti dichiarazioni di Iwata abbracciano un periodo temporale più ampio e aiutano a smascherare in parte le “mire espansionistiche” della casa di Mario e Zelda sull’intero settore videoludico. Tutto questo dopo la pausa, naturalmente.
Con la Microsoft decisa ad occupare stabilmente le manifestazioni del settore con Natal, e con Sony che non spreca un’occasione per rimarcare il superiore livello di precisione e di accuratezza del suo controller sensibile al movimento rispetto all’accoppiata Wiimote-Nunchuck, dedicarsi ad una strategia aziendale che sappia tenere a bada la concorrenza è la prerogativa essenziale per un successo commerciale duraturo, ed è proprio in questa direzione che Iwata decide di impostare la seconda parte del suo discorso agli azionisti:
“Su 295,6 milioni di clienti potenziali in tutto il mondo, 209,5 milioni giocano attualmente con i nostri prodotti, ma in futuro possiamo ambire a raggiungere un numero di clienti doppio rispetto a quello odierno e non necessariamente grazie ad una nuova console. L’80% della popolazione giocante del Giappone ha in casa un Wii o in tasca un DS, ma in territori come USA e Europa abbiamo ancora ampi margini di crescita. Naturalmente lo staff interno di Nintendo non smette di ricercare soluzioni hardware adatte per una commercializzazione futura, ma il principio che seguiamo di solito è questo: quando l’idea di next-gen del nostro staff e del pubblico coincidono, e quando la nuova console può essere prodotta su vasta scala e ad un prezzo abbordabile, solo allora cominciamo a parlare pubblicamente di un ricambio generazionale dell’hardware. Per questo non riteniamo di immettere sul mercato una nuova console da gioco entro breve.”
Se la fermezza dimostrata da Iwata nel negare categoricamente l’arrivo di una nuova console Nintendo entro uno o due anni è la stessa sfoggiata nell’organizzazione dello scorso, catastrofico E3, c’è da giurare che la grande N ci riserverà ancora tante sorprese nei prossimi mesi, specie in prossimità della commercializzazione di Project Natal e PlayStation Wand.
via | sito ufficiale Nintendo