Nel corso di un’intervista concessa di recente ai colleghi di CVG per discutere di Inversion e della campagna principale dell’edizione Anniversary di Halo Combat Evolved, gli alti dirigenti di Saber Interactive hanno manifestato tutto il loro scetticismo sugli aggregatori di voti come Metacritic e sull’importanza sempre più crescente che queste iniziative stanno avendo nel settore:
“Non sopporto il modo di agire di siti come Metacritic perchè non consentono di capire se i giocatori si divertono o meno con un videogioco a prescindere dal suo voto. Con Timeshift ci è capitato di leggere recensioni del tipo ‘non ho giocato il multiplayer, ma sembra ok’: voglio dire, il team di sviluppatori ha lavorato a quel gioco per due-tre anni e c’è gente che si permette di giudicare senza aver nemmeno provato tutti gli aspetti del titolo?
C’è poi un altro grande problema legato ai videogiochi ‘derivati’: per uno sparatutto in terza persona come Inversion, ad esempio, sappiamo già che il giudizio dei redattori sarà condizionato da Gears of War e quindi prenderemo dei voti più bassi di quelli che in realtà il titolo meriterebbe. I videogiochi sono prodotti d’intrattenimento, l’originalità è importante ma il divertimento lo è molto di più: anche Call of Duty è venuto dopo Medal of Honor e quindi è un ‘derivato’, ma se le persone si divertono è sciocco basare il proprio giudizio su recensioni non imparziali che, per giunta, tengono conto quasi solo dell’originalità.”
Il “problema dei voti” è chiaro anche allo stesso co-fondatore di Metacritic Marc Doyle, il quale, nel luglio di quest’anno, ha esortato i recensori di tutto il mondo ad essere più professionali ed equilibrati nelle loro analisi affinchè il loro giudizio finale, espresso in numeri o lettere, rispecchi il più possibile il reale valore di un titolo. Nel nostro piccolo, finché la questione dei voti inaccurati rimarrà aperta non possiamo che consigliare ai nostri lettori di non formarsi un’opinione su una sola recensione (a meno che non sia una delle nostre 😀 !) ma, al contrario, di ascoltare più pareri e, soprattutto, di provare in prima persona il titolo interessato attraverso una demo.