Durante la conferenza stampa tenuta dal palco del Comic-Con di San Diego dal direttore delle scene in cinematica di Ryse: Son of Rome Peter Gornstein e dai produttori Michael Read e Justin Robey, il terzetto di dirigenti inviati da Crytek per parlare del loro prossimo action “gladiatorio” in esclusiva su Xbox One ha offerto dei nuovi, interessanti dettagli sulla trama della campagna in singolo e sull’importanza del ruolo ricoperto dai maggiori interpreti digitali che graviteranno attorno alla carismatica figura di Marius Titus.
Accompagnando il tutto con una nuova serie di immagini di gioco e con l’annuncio di una graphic novel interattiva legata a doppio filo all’avventura grazie al nuovo sistema degli obiettivi sbloccabili “dinamici” e alla profonda integrazione con l’applicazione di Xbox Smartglass, i boss della casa di sviluppo tedesca approfittano così del Comic-Con per gettare un’importante luce sulla storia di Son of Rome e sulle vicende che faranno da apripista alla campagna singleplayer dedicata, lo ricordiamo, a Marius, un soldato disposto a tutto pur di scalare le gerarchie dell’esercito romano per acquisire il potere necessario per scoprire finalmente chi ha ordinato la barbara uccisione della sua famiglia.
Marius – Eroe indiscusso di Ryse: Son of Rome, Marius è un giovane soldato con un forte senso del dovere e una personalità completamente dedicata a Roma e ai suoi ideali. Inizialmente desideroso di combattere contro i nemici di Roma per espandere l’Impero, nel corso del gioco Marius si rende conto che Roma è vulnerabile a una minaccia ancora più insidiosa dei barbari con cui dovrà scontrarsi sui campi di battaglia di mezza Europa. A quel punto la sua fedeltà più assoluta nei confronti di Roma e dei suoi regnanti viene meno e decide di liberare l’Impero dai suoi veri nemici. Vitallion – Mentore di Marius, Vitallion è un generale saggio e carismatico che ha servito Roma per decenni combattendo in molte delle campagne che hanno interessato l’Impero. Quando viene a conoscenza delle trame nascoste dei governanti di Roma, anche lui, come il suo fedele Marius, assume un atteggiamento decisamente meno “equilibrato” di quello tenuto fino a quel momento. Nerone – L’Imperatore di Roma, un uomo impegnato a mantenere la sua rigida presa sul potere dell’Impero con ogni mezzo, ad esempio promuovendo i suoi due figli e Commodo e Basillius a posizioni di potere sempre più alte per permettere loro di assumere il controllo della provincia ribelle di Britannia. Sentendosi costantemente minacciato da tutti i membri del suo consesso politico, Nerone è solito reagire con inaudita veemenza per sedare ogni possibile rivolta e, per questo, esige vendetta nei confronti di chi osa ostacolare il suo potere. Commodo e Basillius – Ripensando alla sua irresistibile ascesa al potere e guardandosi riflesso allo specchio con in mano lo scettro di governatore della Britannia, Commodo vede se stesso come un dio e il popolo della Britannia come suoi sudditi. Il suo regno, di conseguenza, è caratterizzato dalla brutale repressione degli oppositori. Anche Basillius, per non essere da meno di suo fratello maggiore Commodo, ha una personalità contorta che lo porta ad apprezzare tutto ciò che è crudele e “carnale”. Tra i frequentatori più assidui del Colosseo, il sadico Basillius si diletta nel guardare per ore e organizzare i combattimenti tra gladiatori più cruenti dal palco del suo harem coperto, dal quale può gustarsi lo “spettacolo” attorniandosi di ragazze terrorizzate e di schiavi costretti a soddisfare ogni suo capriccio. Boudica – La figlia del Re Oswald, il sovrano dei Britanni. Forte e resistente, Boudica odia Roma, e con buona ragione: sotto il dominio dell’Impero, la sua gente è costretto a subire le più indicibili sofferenze. Per questo, quando suo padre viene ingiustamente punito con l’accusa di aver “offeso” Roma e i suoi emissari, in un impeto di rabbia chiama a raccolta il suo popolo a sollevarsi contro i loro oppressori. Pur essendo costretta a ricorrere alle armi, quindi, la giovane Boudica è una donna di principio ricordata dalla sua gente per essere una regina disposta a andare fino ai confini del mondo pur di salvare la sua patria e l’onore del suo popolo. Oswald – Il Re benevolo dei Britanni. Inizialmente è a capo di una ribellione contro la tirannia di Roma, ma quando capisce che la ribellione non potrà avere successo si sottomette al dominio dell’Impero nella disillusa e ingenua speranza che Nerone risparmi la sua terra. Glött – L’enigmatico leader dei barbari del Nord, dice di essere più bestia che uomo. Di lui si sa veramente poco, tranne che è un fiero indipendentista e che, per mantenere la sua libertà, è disposto a dichiarare guerra sia ai romani che alla tribù di Oswald. Gli Dei dello Spirito – Due entita soprannaturali che guidano Marius lungo tutta la storia. Il primo di questi dei, lo Spirito Immortale, appare all’eroe sottoforma di una graziosa fanciulla che irradia un’aura benefica che sana le ferite, mentre il secondo dio, lo Spirito conosciuto nella sua forma mortale come Aquilo, è una potente entità votata alla guerra e spinta solo ed esclusivamente dalla volontà di distruggere Roma.
La commercializzazione di Ryse: Son of Rome in trailer dall’E3 2013 di Los Angeles è prevista a novembre in concomitanza con il lancio internazionale di Xbox One.
Ryse: Son of Rome – Crytek pensa già al sequel
25 giugno 2013 – A cura di Michele Galluzzi
[img src=”https://media.gamesblog.it/d/d27/Ryse-Son-of-Rome-3-620×350.jpg” alt=”” height=”350″ title=”Ryse Son of Rome (3)” class=”alignleft size-thumb_620x350 wp-image-128767″]
Dopo aver guidato i soldati del generale romano Marius Titus nella sanguinolenta battaglia combattuta contro i barbari attraverso la video-dimostrazione di Ryse: Son of Rome propostaci durante nel corso dell’ultima, contraddittoria conferenza E3 di Microsoft, gli sviluppatori tedeschi di Crytek riconquistano il palcoscenico mediatico per fornirci degli importanti aggiornamenti sulla loro nuova proprietà intellettuale.
Interpellato dai colleghi di Polygon, il presidente e amminstratore delegato di Crytek, Cevat Yerli, si è detto perfettamente consapevole delle grandi attese nutrite dagli appassionati e ha illustrato i motivi che hanno spinto il suo team ad accantonare il progetto originario, annunciato durante l’E3 2010 come un action/picchiaduro in prima persona giocabile esclusivamente su Xbox 360 tramite Kinect.
Ripercorrendo le fasi iniziali del progetto di “Codename Kingdoms” assieme al design director Patrick Esteves, Yerli ha spiegato che i concept mostratigli nel 2010 dai suoi ragazzi prevedevano tutti un impianto di gioco fortemente basato sulla nuova periferica sensibile al movimento di Microsoft e una narrazione su binari con progressione dei livelli simile a quella delle avventure grafiche “alla Dragon’s Lair”: col passare dei mesi di sviluppo, però, risultò chiaro a tutti che un titolo del genere, seppur appassionante e divertente, non sarebbe stato accolto con favore dalla stragrande maggioranza dei giocatori di lungo corso. Da qui la scelta, assai dolorosa dati gli sforzi profusi dal team di sviluppo fino a quel momento (l’inverno del 2011), di accantonare tutto e di reimmaginare completamente la proprietà intellettuale pensando a quali forme avrebbe dovuto assumere su Xbox One.
Dopo aver rivissuto il tumultuoso periodo della sua compagnia corrispondente alla cancellazione del progetto iniziale di Codename Kingdoms, nella lunga intervista concessa ai giornalisti della famosa testata videoludica a stelle e strisce il papà delle serie di Far Cry e Crysis ha poi tratteggiato l’esperienza di gioco del “nuovo” Ryse descrivendo in questo modo le idee e le “speranze” maturate dal suo team:
“All’interno di Crytek c’è chi supervisiona e c’è chi è impegnato attivamente nello sviluppo, ma per tutti, e in maniera indistinta, Ryse rappresenta una sfida e continuerà a rappresentarlo finchè non riusciremo a portarlo a termine. In questi anni non tutto è andato secondo i nostri piani ma ciononostante siamo contenti del lavoro che abbiamo fatto, ripensando a ciò che abbiamo passato e alle scene dell’ultima video-dimostrazione dell’E3 2013 molti di noi ancora non riescono a credere che siamo riusciti a tirare fuori dal gioco una qualità del genere. Di certo, però, Ryse non è stato pensato per essere un unico e grande titolo, ma solo il primo di una serie di episodi legati a questa nuova proprietà intellettuale.”
Ricordando la fatica fatta dai suoi sviluppatori per riprendere la serie dopo averne cancellato l’episodio originario per Kinect e lasciando velatamente intendere che il “nuovo” Ryse avrà più di un sequel, Cevat Yerli testimonia il forte attaccamento del suo intero staff a questa IP e lascia ben sperare per il buon esito dell’iniziativa nonostante le critiche mosse in queste settimane da chi, dopo aver provato la demo nell’apposito stand allestito da Microsoft tra i padiglioni dell’E3 losangelino, si è giustamente lamentato degli automatismi del sistema di combattimento basato sui Quick-Time Event.
Sperando quindi di ritornare al più presto a fornirvi nuovi aggiornamenti su questo titolo, chiudiamo la news ricordando a chi ci segue che Ryse: Son of Rome è previsto in uscita a novembre in concomitanza con il lancio di Xbox One.
Ryse: Son of Rome in trailer dall’E3 2013 di Los Angeles
11 giugno 2013 – A cura di David
[img src=”https://media.gamesblog.it/c/cde/ryse-sons_of_rome-22281-2061_0002.jpg” alt=”” height=”350″ title=”ryse-sons_of_rome-22281-2061_0002″ class=”alignleft size-thumb_620x350 wp-image-127031″]Dopo anni di attesa e un salto generazionale, ecco finalmente che Ryse: Son of Rome viene mostrato al pubblico di Los Angeles dal palco della conferenza Microsoft all’E3 2013.
Dopo un breve trailer è stata mostrata una lunga demo, con il giocatore a vestire i panni del generale romano Marius Titus, al comando di un plotone di soldati intenti alla conquista di una spiaggia presidiata dai barbari. Nei combattimenti sono ricorrenti gli eventi quick-time (e questa cosa particolare non ci ha lasciato entusiasti), ma la spettacolarità generale della battaglia è di altissimo livello. Anche la grafica sembra una fra le migliori viste finora all’evento losangelino.
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Nel video possiamo vedere che il giocatore, in qualità di capo plotone, può anche richiamare in formazione i soldati e utilizzare la famosa tecnica della tartaruga per proteggersi dalle frecce che i nemici scagliano da posizioni sopraelevate. Una volta che i soldati riescono a penetrare nella roccaforte devono distruggere una catapulta. Il giocatore è tenuto a fermare l’avanzata di orde nemiche mentre i suoi soldati sottoposti si occupano della catapulta.
Dopo la demo è salito sul palco Cevat Yerli, fondatore e CEO di Crytek, che ha spiegato come Ryse non si sarebbe mai potuto sviluppare nelle vecchie generazioni di console a causa di limiti tecnici troppo pronunciati. Ricordiamo infatti come il gioco era stato originariamente annunciato per l’attuale generazione di console, ma poi messo “in attesa” e destinato all’hardware più performante di Xbox One.
Ryse: Son of Rome sarà un gioco esclusivo per Xbox One, disponibile già al lancio, nel prossimo novembre.