Resident Evil 7 non verrà presentato al prossimo E3 2013 di Los Angeles. A rivelarlo dalle pagine di Geimaku è una fonte anonima “vicina a Capcom”.
Il gioco aveva cominciato a far parlare di sé pochi giorni fa, quando il misterioso banner che potete ammirare in apertura è comparso in rete. Oltre al logo di Resident Evil 7, l’immagine riporta la scritta “The war ends now” (la guerra finisce adesso), come a voler annunciare una fine della serie o, perlomeno, dell’attuale filone narrativo della saga. Non è ancora certo se l’immagine sia in qualche modo vera oppure fabbricata ad arte da qualche buontempone: la nostra unica certezza è che alla manifestazione dell’E3 non ci verrà data alcuna informazione in merito.
Nelle scorse settimane Capcom ha più volte dichiarato di voler capire bene come muoversi per cercare di risollevare le sorti del franchise Resident Evil, affossato ai minimi storici dal recente Resident Evil 6. Il gioco è infatti stato criticato all’unanimità, e il publisher giapponese ha dovuto abbassare per ben tre volte le stime di vendita. Come vi avevamo già riportato:
«Inizialmente le previsioni di Capcom erano di 7 milioni di copie vendute entro la fine dello scorso anno fiscale, che è scaduto il 31 marzo. Pochissimo dopo l’uscita del gioco, queste previsioni sono state abbassate a 6 milioni, e lo scorso febbraio c’era stato un ulteriore ritocco negativo a 5 milioni di copie. Tutto questo non è bastato: secondo il reportage finanziario di ieri, Resident Evil 6 si trova attualmente a quota 4,9 milioni di copie vendute, ovvero sia ancora meno di quanto avrebbe dovuto essere entro il mese di marzo.»
Resident Evil 6 è stato accolto piuttosto malamente dalla stampa specializzata, con alcune recensioni autorevoli dai voti piuttosto bassi. La media sull’aggregatore Metacritic è di un mestissimo 67% su Xbox 360 e un poco più incoraggiante 75% su PlayStation 3. Nella nostra TOP/FLOP 2012, Resident Evil 6 è stato uno dei “flop” più gettonati dai redattori.
Risale a poco fa la testimonianza dell’attuale produttore della serie, che si è detto pentito della scelta che ha visto snaturare le meccaniche survival horror in un puro e semplice action, e ha addirittura ventilato l’ipotesi di un reboot della serie Resident Evil con l’introduzione di elementi open-world.