La console war si consuma tra social network, forum o commenti sui blog, e sull’argomento next gen ad alimentarla ci sono (purtroppo) un gran numero di pessime decisioni di marketing sbilanciate più da un lato che dall’altro. E in un clima del genere non ci si aspetta di sicuro di tornare a leggere di argomenti ormai arcaici legati alla vecchia generazione di console di Microsoft e Sony.
E sull’eterno dibattito PlayStation 3 vs Xbox 360 è tornato a buttar benzina al fuoco un personaggio insospettabile: Min-Liang Tan, CEO di Razer, un’azienda americana che produce periferiche e accessori di qualità per il gaming. La casa focalizza esclusivamente su accessoristica PC e Xbox 360, e apparentemente il motivo è perchè la console non è mai piaciuta al boss.
La dichiarazione è apparsa pochi giorni fa sull’account twitter del CEO, motivandola come una pura e semplice mancanza d’interesse verso la piattaforma:
“Una delle ragioni principali per cui non facciamo accessori PlayStation è semplicemente perchè non passo del tempo con la mia [console]”, scriveva Tan il 6 luglio. La dichiarazione era un’argomentazione di un altro tweet in cui spiegava che giochi di qualità come The Last of Us e Infamous lo avevano portato letteralmente a “togliere la polvere” dalla console per poterci giocare.
Inutile dirlo, da lì in poi non sono mancate le reazioni sdegnate, comprese accuse di “egoismo” a cui Tan risponde “perchè egoismo? Progetto cose che vorrei come gamer, piuttosto che vendere cose per far soldi”.
Vedremo mai accessori Razer per PlayStation 4? Sembra proprio di no, visto che alla domanda il boss ha risposto scrivendo che possiede una PS3 da molto tempo, ma da allora ha fatto poc’altro che accumulare polvere.
Razer al momento produce controller, mouse, tastiere e cuffie microfonate per PC e Xbox 360, insieme a due insolite linee di laptop (Razer Blade e Razer Blade Pro) e ibridi tablet-console (Razer Edge) basati Windows 8. Una marcata preferenza verso gli ecosistemi Microsoft che ha spinto non pochi utenti a far notare la cosa tra i commenti. Che ci sia qualcosa di vero?
Via | Kotaku