Ratchet & Clank: Alla Ricerca del Tesoro - la recensione

Ratchet & Clank: Alla Ricerca del Tesoro - la recensione

Dopo Armi di Distruzione, uno dei titoli più apprezzati tra quelli usciti nel primo anno di vita di PlayStation 3, Insomniac Games torna sui nostri schermi con una nuova avventura di Ratchet & Clank.

Sfruttando la piattaforma online del PlayStation Network, Alla Ricerca del Tesoro arriva con il doppio canale di distribuzione online o in formato Blu-Ray, al modico prezzo di 14,99€.

Non resta altro che vedere se i ragazzi di Insomniac sono riusciti a bissare il successo del suo predecessore, tuffandoci nel mondo intriso di humor di Ratchet & Clank ancora una volta, previo download dei 2,5GB necessari per ottenere l’installer del gioco.

Zoni fetentoni

Alla Ricerca del Tesoro inizia esattamente dove il suo predecessore terminava, per cui se non l’avete portato a termine proseguite con la lettura a vostro rischio e pericolo: riassumendo la vicenda in poche parole, l’imperatore Tachyon è sconfitto e Clank viene rapito dagli Zoni.

Ratchet si lancerà subito disperatamente alla sua ricerca, accompagnato da Talwyn alla ricerca del Capitano Darkwater, ritenuto un conoscitore delle strane creature guida di Clank in Armi di Distruzione, intraprendendo quindi una nuova avventura che porterà lui in giro per nuovi luoghi esotici e noi di nuovo a vestire i panni del simpatico Lombax.

Sin dall’inizio l’assenza di Clank si fa sentire per la mancanza delle battute a cui il personaggio ci ha abituati: si tratta senz’altro di una scelta coraggiosa effettuata dai componenti del team di sviluppo, visto che la già citata atmosfera umoristica propria della serie era dovuta in larga parte al robottino spalla del nostro eroe.

Ratchet & Clank: Alla Ricerca del Tesoro

Lombax alla riscossa

Sentimentalismi a parte, Alla Ricerca del Tesoro si presenta con delle meccaniche di gioco sostanzialmente rivedute e migliorate rispetto a quelle del suo predecessore, visto che in esso c’era ben poco da correggere, anche se la natura “ridotta” di questo nuovo capitolo si fa sentire con poche aggiunte rispetto a quanto già visto in Armi di Distruzione: le uniche degne di nota risultano essere alla fine della fiera quelle legate alla nuova modalità d’utilizzo del fido Omniwrench.

L’arma preferita di Ratchet è infatti utilizzabile adesso anche per raccogliere cose grazie a una specie di aggiunta telecinetica, funzionalità che si rende utile soprattutto nella nuova aggiunta al gameplay con alcune zone buie, dove è necessario fare luce raccogliendo proprio degli speciali oggetti con l’Omniwrench.

La durata complessiva del gioco si attesta intorno alle 3-4 ore, sicuramente meno di quelle offerte dal primo capitolo della nuova serie su PS3, ma dato il prezzo a cui viene venduto quest’avventura non è il caso di lamentarsi più di tanto, visto che a costi ben superiori spesso si trovano titoli che con difficoltà vanno oltre le 10 ore, offrendo a volte una qualità anche inferiore a quella invece riscontrabile nella fatica di Insomniac.

La rigiocabilità di Alla Ricerca del Tesoro è ovviamente ridotta al minimo, anzi praticamente nulla: difficilmente una volta finito il giocatore avrà voglia di riprovarlo, soprattutto vista l’assenza della varietà di diversivi offerta da Armi di Distruzione. Inutile dire che anche questo fa parte degli effetti del budget ridotto, quindi prendere o lasciare.


Tecnicismi

Dal punto di vista realizzativo Alla Ricerca del Tesoro non fa assolutamente una piega, sfoggiando quello che se non è il migliore sicuramente è tra i motori grafici più stabili e convincenti che ci siano attualmente tra il parco giochi PS3.

I ragazzi di Insomniac danno ancora una volta dimostrazione di essere perfettamente in grado di controllare la potenza della console Sony, con texture di alta qualità, framerate che non presenta un solo calo ed effetti visivi (soprattutto le luci) in grado di dare lezioni alla maggior parte dei giochi presenti sul mercato.

Anche per quanto riguarda l’audio c’è solo da rimanere soddisfatti, con un doppiaggio più che all’altezza della situazione anche nella versione localizzata in italiano e una colonna sonora che dimostra di sapere pienamente adattarsi alla varie fasi del gioco.


Commento finale

Chi ha amato Armi di Distruzione difficilmente perderà l’occasione di provare anche Alla Ricerca del Tesoro, sebbene questo offra meno appeal rispetto al suo predecessore, principalmente a causa dei contenuti un po’ ridimensionati rispetto ad esso.

Il principale difetto del gioco resta comunque una scarsa varietà di meccaniche e situazioni rispetto al suo predecessore, riassumibili come già detto nel solo nuovo utilizzo dell’Omniwrench. A conti fatti dunque la nuova avventura di Ratchet e Clank risulta essere solo una piccola appendice (o un antipasto, a seconda di come la si vuole vedere) in attesa di vedere ciò che arriverà.

Ma attenzione perché questo non vuol dire che questo titolo sia da snobbare, anzi tutt’altro: facendo leva su delle meccaniche di gioco più che collaudate e un comparto tecnico semplicemente da urlo viene offerta una soluzione in grado di divertire a costo ridotto.

Il prezzo concorrenziale ne fa inoltre anche un buon veicolo d’avvicinamento alla serie anche da parte di chi non ha mai provato la fatica di Insomniac Games, e che dovrebbe farlo vista la capacità del team di sviluppo di muoversi all’interno del già inflazionato genere platform. Non ci resta che attendere il prossimo seguito già annunciato fissato per il 2009.

Ratchet & Clank: Alla Ricerca del Tesoro
Ratchet & Clank: Alla Ricerca del Tesoro
Ratchet & Clank: Alla Ricerca del Tesoro
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