La serie Ratchet & Clank affonda le sue radici nel lontano 2002, quando il primo capitolo arrivò su PlayStation 2 dando il via a quella che sarebbe poi stata una delle serie più famose e longeve dell’intero universo videoludico Sony, arrivando fino ai giorni nostri. I due simpatici protagonisti hanno saputo attraversare anche un cambio generazionale, portando anche degli ultimi anni altri titoli della serie su PlayStation 3 consacrando così il successo del platform targato Insomniac Games.
Dopo l’ottima serie Future, è finalmente giunto il momento di arrivare sul mercato anche per Ratchet & Clank: All 4 One, con il quale il team di sviluppo ha deciso di provare a intraprendere una nuova strada per le meccaniche di gioco: quella fortemente dedicata al multigiocatore. Anche se giocabile in singolo rispettando la tradizione della serie, sin dal suo annuncio All 4 One è infatti stato presentato come un titolo in grado nettamente volto alla sua componente multiplayer cooperativa, sicuramente lontana dall’esperienza classica di gioco che avevamo visto negli altri Ratchet & Clank.
L’appuntamento è quindi a dopo il salto, per scoprire che cosa ha riservato il team americano a tutti i fan del Lombax più famoso della galassia e del suo inseparabile amico robotico.
La presenza di una modalità a 4 giocatori ha evidentemente costretto Insomniac a cercare anche dal punto di vista della trama un pretesto che giustificasse la svolta nel gameplay, visto che la narrazione è stata storicamente storicamente uno degli elementi più graditi dai giocatori dei vari Ratchet & Clank, oltre che un aspetto a cui tutti i fan di lunga durata sono inevitabilmente legati. Come dicevamo, il pretesto è stato introdotto con un nuovo cattivone, ma andiamo per gradi: il gioco si apre con i due famosi protagonisti impegnati a scortare Qwark nella città di Luminopolis per raccogliere un misterioso premio, dove il solito Dr. Nefarious è pronto a combinarne una delle sue andando però incontro a un imprevisto, che porterà tutti e quattro a unire le proprie forze per confrontarsi contro Ephemeris, nuovo cattivone del gioco.
I protagonisti si ritrovano dunque rapiti e trasportati sul pianeta Magnus, dal quale dovranno scappare tentando allo stesso tempo di bloccare i piani di conquista e distruzione di Ephemeris. Se da un lato la necessità di trovare un modo per far funzionare insieme tutti e quattro i personaggi (Nefarious incluso) si è probabilmente tradotta in una serie di scelte obbligate per Insomniac, d’altro canto non possiamo non notare come il livello della trama e della narrazione sia inferiore rispetto a quanto abbiamo avuto modo di apprezzare anche all’interno della stessa serie Future. Questo però non vuol dire che gran parte degli elementi storici di Ratchet & Clank non siano presenti: le scene d’intermezzo mantengono inalterato il loro stile, offrendo il mix d’azione e grande divertimento che gli sviluppatori hanno mostrato a più riprese in passato di saper padroneggiare ottimamente.
Un Lombax per amico
Anche se la novità sostanziale di All 4 One è costituita dalla modalità multigiocatore, questo non significa che non si possa intraprendere la nuova avventura nei panni di un solo avventuriero: in questo caso nei panni di Ratchet ci ritroveremo affiancati durante il gioco dallo stesso Clank, pronto a seguirci come un’ombra e a intervenire nei casi in cui il design dei livelli obblighi il giocatore a collaborare con qualcun altro, o ci siano troppi nemici sullo schermo per gestirli con le forze di un solo personaggio. A parte qualche piccola sbavatura nei movimenti, l’intelligenza artificiale del nostro compagno si comporta piuttosto bene, anche se appare subito evidente come giocando in singolo ci si perda gran parte del divertimento, garantito invece al gruppo dalle meccaniche studiate da Insomniac per il multiplayer online e offline. Tutti e quattro i protagonisti sono infatti controllabili allo stesso tempo, sia via Internet che in locale attraverso il classico drop in – drop out, permettendo così di dare vita a partite mai viste prima nella serie di giochi dedicati a Ratchet & Clank. L’inversione di rotta appena descritta ha comportato per Insomniac la necessità di adottare un diverso approccio nel sistema di controllo, soprattutto per quello che riguarda la telecamera: l’inquadratura fissa si dimostra infatti un passo obbligato per permettere a tutti i giocatori di andare avanti nel gioco, senza dover impazzire dietro i comandi di un singolo.
Ciò comporta per le meccaniche di gioco una maggior linearità rispetto al passato, in quanto il motore stesso di All 4 One si preoccupa di indicarci la strada da seguire, senza praticamente correre il rischio di finire bloccati da qualche parte. Quella che ci è stata presentata come modalità cooperativa si rivela in realtà ben presto una sorta di via di mezzo, spingendo spesso e volentieri il giocatore a entrare più in competizione coi propri colleghi piuttosto che cercare la collaborazione, limitata ad alcune precise fasi di gioco dove è necessario farsi lanciare da un altro personaggio, naturalmente negli scontri più forsennati. Nella gestione dei diversi personaggi, ci sarebbe forse piaciuto vedere qualche elemento tattico in più, in grado di dare un maggior spessore alla scelta dei vari personaggi, adesso praticamente ininfluente in termini di gameplay. La semplificazione del gameplay si traduce anche nell’assenza della possibilità di far salire le armi di livello, particolarmente apprezzata in passato: la loro varietà è sempre grande, ma di fatto si finisce per perdere l’interesse di provarle tutte quante arrivando ben presto ad affidarsi a una sola di loro.
Tutti per uno, uno per tutti
Dal punto di vista tecnico, All 4 One beneficia dell’esperienza di Insomniac maturata sui diversi capitoli della serie, offrendo il solito standard grafico di ottimo livello. Le animazioni sono una gioia per gli occhi, mentre gran parte delle ambientazioni si dimostra perfettamente al pari di tanti luoghi già visti nella serie. Anche le scene d’intermezzo si mantengono sugli standard ai quali siamo abituati, dando all’intero gioco quello stile grafico cartoonoso in grado di supportarne a dovere la consueta comicità. Armi, nemici e soprattutto le sembianze dei numerosi boss (le lotte con questi ultimi sono tra le parti sicuramente più riuscite di All 4 One) concorrono a offrire un impatto visivo notevole, confortato dal solito sonoro che anche in questo caso segue pienamente la linea tracciata dai precedenti Ratchet & Clank, compresa la completa localizzazione dei dialoghi in lingua italiana. La mancata possibilità di controllare la telecamera con lo stick analogico destro offre a quest’ultimo una nuova funzionalità, legata alla selezione delle armi.
Commento finale
Ratchet & Clank: All 4 One non è probabilmente l’episodio più ispirato della serie, ma centra pienamente il suo obiettivo: divertire. È infatti innegabile come,, giocato con una o più persone in compagnia, questo titolo sia in grado di regalare diverse ore di puro divertimento, pur mettendo il giocatore nella situazione di dover fare i conti con le limitazioni nel gameplay già evidenziate nel corpo della recensione. Si tratta quindi di un gioco che forse finirà per deludere i fan più intransigenti della serie, ma che allo stesso tempo apre a nuove possibilità da esplorare per Insomniac all’interno della modalità multigiocatore, presente come componente principale che però non è in grado di osare quanto ci si sarebbe potuto aspettare da una produzione del genere. Ma il divertimento come dicevamo è garantito, ed è per questo che All 4 One può essere consigliato come un valido modo per passare il tempo insieme ai propri amici, sia che questi si trovino nel salotto di casa nostra, che online.
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