Nel corso di un’intervista “sui generis” rilasciata di fresco ai curatori di Gamasutra, il boss di Gearbox Software Randy Pitchford si è detto meravigliato per l’assenza di competitori diretti nel campo degli sparatutto ruolistici “alla Borderlands” e, tra l’ironico e il sarcastico, ha aggiunto:
“Siamo in un settore in cui le persone non fanno altro che rubarsi le idee a vicenda, per questo sono esterrefatto se penso che stiamo per lanciare il seguito di un gioco famoso (Borderlands) e che nessuno nel frattempo ce l’abbia copiato. La formula è lì, poteva essere copiata da chiunque eppure stranamente non è successo. Sia chiaro però che non sto chiedendo a chi lavora nel settore di rubare qualche idea alla serie proprio adesso, né tantomeno sto sfidando nessuno a farlo.
Il fatto è che quando si parla di Borderlands la situazione non è mai chiara è c’è sempre un po’ di confusione: quando presentammo al pubblico il primo capitolo, ad esempio, da un lato volevamo salire sulla montagna più alta per attirare l’attenzione della gente, mentre dall’altro ci dicevamo ‘Oh cavolo, mica possiamo gridare ai quattro venti i segreti di questa nuova IP, ce li ruberebbero in un secondo e non andrebbe affatto bene perchè i nostri sono proprio dei gran bei segreti!'”
Pur risultando “pretestuoso” agli occhi di chi si è interessato solo adesso alla saga di Borderlands, il sarcasmo di Pitchford è perfettamente giustificato dalle contraddizioni che hanno accompagnato i giudizi sull’episodio originario, lanciato nell’incomprensione generale degli analisti e dei recensori salvo poi diventare, di lì a poco, un vero e proprio oggetto di culto per tutti coloro che ebbero la fortuna di incrociare il loro percorso videoludico con quello di Claptrap. Ed è proprio per questo che, stavolta, non vediamo davvero l’ora di mettere le nostre mani su Borderlands 2, la cui uscita è prevista per il sempre più prossimo 21 settembre su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.