Visti i recenti avvenimenti, mi sembra il caso di sospendere per qualche minuto la mia full-immersion in GTA San Andreas e scrivere qualche riga sul problema della pubblicità nei videogiochi.
Per farla breve, io al momento vedo tre possibili evoluzioni della faccenda sulla lunga durata:
Ipotesi catastrofista: con l’aumentare del budget necessario a realizzare un gioco, aumenterà anche il bisogno delle case produttrici di trovare sponsor (come già accade con il cinema americano). Solo che il tutto verrà gestito con sregolatezza, senza occuparsi delle possibili reazioni del pubblico. La pubblicità nei videogiochi diventerà la norma, a prescindere dalle ambientazioni dei giochi in cui entrerà. Un domani, al posto delle pozioni in Diablo III forse berremo bottiglie di Gatorade.
Il potere degli sponsor sarà praticamente assoluto, e si verrà a creare un sistema simile a quello dei network televisivi americani, dove gli inserzionisti hanno spessissimo l’ultima parola sui contenuti delle trasmissioni.
Ipotesi inquietante/improbabile: la pubblicità si insinuerà nei videogiochi in maniera subdola rispettosa del background dei giochi. Recenti studi sull’argomento, sostengono che i giocatori vedono con benevolenza la pubblicità se è ben inserita nel background e non invasiva. Si verrà a creare quindi una situazione simile a quella del cinema americano, dove tutti usano i Mac e utilizzano cellulari Motorola. C’è un rovescio della medaglia, però. Questo sistema invoglierà sempre di più a sviluppare giochi di ambientazione realistica, visto che i produttori punteranno sempre con maggiore voracità ai soldi degli sponsor. Sarà la fine dei giochi di ambientazione medievale, fantastica e di difficile associazione ad un marchio; o almeno sarà l’inizio di un loro forte ridimensionamento.
Ipotesi scettica: non accadrà niente. Se è vero infatti che i videogame riescono a raggiungere una fascia di consumatori che la televisione cattura con sempre maggiore difficoltà, è anche vero che esiste un mezzo di comunicazione che lo fa meglio. Ed è internet, che permette la diffusione pubblicitaria in maniera molto più mirata di quanto potrà mai essere la pubblicità dentro un videogioco. Alla fine, per tutta una serie di ragioni, continuerà a convenire l’acquisto di banner su forum dedicati a CounterStrike, più che in CounterStrike stesso.
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