David Reeves, presidente di Sony Computer Entertainmnet of Europe, spiega il suo punto di vista sulle strategie seguite da Sony in Europa, dove, come ben sapete, è stato proposto un bundle al posto del tanto agognato taglio di prezzo.
«Il nostro pensiero è stato: ‘Aspetta un minuto, non stiamo andando così male, vendiamo meno di Wii o DS ma in confronto alla PlayStation 2 nei primi mesi di commercializzazione, stiamo andando abbastanza bene a livello regionale».
«E’ esattamente l’obiettivo che vedevamo – continua Reeves – e luglio non è proprio un mese da giocatori, a meno che non venga rilasciato un titolo molto, molto importante. Così abbiamo pensato che se avessimo ridotto il prezzo, avremmo infastidito un sacco di persone (????????, NdGamesblog). Ci abbiamo pensato, ma al contrario degli Stati Uniti, dove la console è uscita da più di sei mesi, abbiamo pensato che fosse meglio la proposta di un value pack».
Reeves parla poi del futuro, usando per la seconda volta l’esempio dello tsunami: «Vedo PlayStation 3 come uno tsunami, che parte come una piccola onda ma poi guadagna velocità e alla fine, dopo quattro o cinque anni, comincia a investirti. O almeno è questo il progetto che abbiamo pensato. Non stiamo necessariamente provando a far uscire un mucchio di titoli di richiamo prima di Natale».
Commento breve: mah.
[via Gamasutra ]