Gli sviluppatori statunitensi del Team Dakota ci informano di aver ufficialmente aperto l’accesso al programma di beta testing di Project Spark a tutti i cultori di platform e di avventure simil-LittleBigPlanet su Xbox One.
Per festeggiare l’evento, i vertici di questo piccolo ma affiatato gruppo gravitante nella galassia di sussidiarie dei Microsoft Game Studios hanno così deciso di confezionare un video che, sulle note elettrorap di “A Light That Never Comes” dei Linkin Park e del DJ Steve Aoki, dimostra le enormi potenzialità dell’editor di questo titolo immortalando alcuni dei livelli più belli realizzati dagli oltre 250.000 fan che hanno avuto la fortuna di partecipare al programma di beta tenutosi dal dicembre dello scorso anno ad oggi su PC.
Le molteplici funzionalità dell’editor di Project Spark sono il fulcro dell’esperienza di gioco di questo ambizioso platform a mondo aperto, così come ci viene spiegato con un piccolo “eccesso di enfasi” dagli stessi ragazzi del Team Dakota attraverso la descrizione che ne fanno nella scheda che accompagna l’annuncio dell’apertura del beta testing sulla console next-gen di Microsoft:
CREA – Divertiti con l’accesso speciale al digital playground, dedicato a tutti i fan e creativi. Usa il potere della tua creatività, delle tue capacità di narrazione e la tua personalità per costruire livelli, giochi e mondi unici, immediatamente giocabili.
GIOCA – Prova centinaia di giochi mai sperimentati prima, dai il tuo giudizio e i tuoi commenti sul gameplay, e “remixa” i giochi degli altri utenti con un tocco personale.
CONDIVIDI – Le creazioni possono essere condivise con il Team Dakota e gli altri partecipanti alla Beta all’interno della community. Condividi le tue creazioni con le altre persone in tutto il mondo, e prova ad essere il primo a lasciare il segno all’interno della rete digitale.
Il lancio della versione “1.0” di Project Spark è previsto nella seconda metà del 2014 su Xbox 360, Xbox One e PC Windows 8.1: il titolo, lo ricordiamo, potrà essere scaricato gratuitamente in ragione del passaggio del Team Dakota all’ormai collaudata formula del free-to-play.