Vi segnaliamo Power Up, un libro che analizza la storia di come gli sviluppatori giapponesi, al giorno d’oggi un po’ in crisi, abbiano lasciato segni e influenze indelebili nell’industria videoludica e siano riusciti a far percepire il videogioco come una forma d’arte.
«I giochi sono manifestazioni d’arte popolare, reazioni sociali e collettive che danno impulso a una cultura. Come le istituzioni, sono le estensioni dell’uomo sociale e della politica del corpo… In quanto estensioni della reazione allo stress del lavoro quotidiano, i giochi diventano modelli fedeli di una cultura. Essi incorporano in un’unica, dinamica immagine l’azione e la reazione di intere popolazioni… I giochi rivelano molte cose sul suo conto», così viene citato il sociologo Marshal McLuahn nella prima pagina del libro.
Scritto dal giovane giornalista Chris Kohler, già noto ai lettori di Wired e 1UP, Power Up offre una visione particolare del videogioco con un percorso a ritroso che parte dal lontano Giappone, adatto a coloro che vogliano curiosare sull’origine di questo fenomeno di massa ricercando quali sono stati nel percorso evolutivo di questo “passatempo” le tappe fondamentali che ne hanno contraddistinto i principali caratteri.
Power Up può essere trovato nelle principali librerie ad un prezzo di 14,99€, oppure online qui o qui.