Joachim Kempin, ex dirigente di Microsoft che solo ieri aveva rivelato qualche retroscena finanziario del progetto Xbox e fatto previsioni su Xbox 720, ha svelato l’ennesimo retroscena, stavolta riguardante una mancata acquisizione di Sega da parte del colosso di Redmond.
Alcuni dirigenti avrebbero proposto una strategia di mercato che prevedava l’acquisto di Sega, ma fu nientemeno che Bill Gates in persona a bocciare l’idea, ritenendo che la software house giapponese non avesse abbastanza “muscoli” per aiutare Microsoft nella corsa alla leadership del mercato console.
Dalle pagine di IGN, Kempin ha spiegato:
«All’epoca c’erano tre grandi aziende sul mercato, ed erano Sony, Sega e Nintendo. Si parlava spesso di un possibile acquisto di Sega o qualcosa del genere che si è mai realizzata, ma in realtà abbiamo avuto la possibilità di vendere loro la licenza di quello che chiamavano Windows CE, un fratello minore di Windows, per girare nel loro sistema e farne la loro piattaforma [si riferisce a Dreamcast, che per alcuni giochi usava il sistema operativo Windows CE, Ndr]»
E conclude parlando del “grande capo” in persona:
«Ma per Bill Gates questo non era abbastanza, non pensava che Sega avesse abbastanza muscoli per riuscire a fermare Sony, quindi abbiamo fatto la nostra Xbox»
Questa storia ricorda vagamente quella della prima PlayStation, inizialmente pensata insieme come un semplice Super Nintendo con CD-ROM. Quando poi Nintendo non se la sentì di continuare la partnership, Sony ampliò e sviluppò la sua piattaforma con l’obiettivo di conquistare e ridefinire il mercato console.