Da qualche mese a questa parte l’universo mobile di iOS e Android ha visto come protagonista un puzzle game tanto immediato quanto profondo e accattivante. Stiamo parlando di Ruzzle, app molto simile a Scrubble, ma dal tabellone molto più limitato e basato sulla velocità d’azione.
Le regole sono semplici. Il giocatore si troverà di fronte a un tabellone quattro per quattro composto da sole lettere, le quali dovranno essere combinate allo scopo di formare una serie di parole. Semplicemente strisciando il dito quindi è possibile costruire un insieme qualsiasi di lettere, pronto a trasformarsi in punti se si propone un vocabolo di senso compiuto.
Ruzzle è affrontabile sia in singolo, previo sblocco della versione completa al prezzo di 2,69€, oppure sfidando gli avversari online.
Gli avversari possono essere pescati a caso nel server dedicato a Ruzzle oppure invitati tramite Facebook e Twitter, social network scelti per condividere la passione di questo coinvolgente gioco.
L’esperienza in rete si basa sulla concezione di gioco asincrono, soluzione che permette ai vari utenti di affrontare la propria sfida e lasciare il match in pausa, riprendendolo poi nel momento più consono della giornata. Il proprio terminale infatti terrà traccia dei punteggi di entrambi i contendenti, decretando poi il vincitore.
Ogni partita si basa su tre round, i quali dovranno essere affrontati combinando la propria velocità al colpo d’occhio e alla conoscenza di innumerevoli parole e vocaboli. I giocatori infatti avranno solamente due minuti di tempo per cercare di comporre quanti più termini possibili e guadagnare più punti possibili.
Al termine di ogni manche, un comodo menu comparerà il risultato ottenuto con quello dell’avversario e la lista delle parole scovate. Gli utenti possessori della versione completa del gioco potranno inoltre controllare tutte le parole che sarebbero potute essere sbloccate in uno speciale elenco, completo dei punteggi associati alle varie parole.
Lasciare la versione di prova in favore di quella Premium significa non solamente poter contare sulle proprie statistiche, sbirciare le parole chiave ma, da non sottovalutare, mantenere in elenco un numero di partite infinito. Molto presto vi accorgerete infatti che Ruzzle è un titolo affrontabile nei ritagli di tempo e avere gli slot di gioco liberi è davvero indispensabile.
Ovviamente tutti i progressi del proprio account verranno tracciati con un comodo grafico e una serie di statistiche, che andranno a impreziosire non solamente la stessa verve del gioco ma anche a compilare una Leaderboard ad hoc, suddivisa per linguaggio di gioco.
Ruzzle infatti viene incentrato su dieci diversi idiomi su cui si basano altrettante classifiche, consultabili peraltro sul sito di Ruzzle.
Quando un gioco gode di fama e gloria è quasi naturale cercare in rete cheats e trucchi per poter aumentare le proprie performance. Effettivamente in rete si trovano una serie di “suggerimenti” degni di un baro, ma comunque funzionali.
Il metodo più semplice è quello di sfruttare i crash naturali del gioco. Una volta effettuato l’accesso alla partita è infatti possibile prendere nota della tabella proposta, uscire dal gioco e chiuderlo dall’esecuzione in background. Grazie alla comoda funzione di calcolo delle parole è possibile aprire nuovamente Ruzzle, rientrare nella lobby precedente e ricominciare da capo, però avendo alla mano tutte i termini possibili del livello designato.
Ruzzle è un app non solamente disponibile per iOS e Android ma presente anche su PC. Seppur non sia la versione ufficiale di Mag Interactive, è possibile acquistare l’applicazione per il proprio Persona Computer e installarlo al prezzo di 1,95€. In verità si tratta della versione Android adattata per PC, seppur non è ancora dato sapere se le classifiche in questione siano davvero in grado di interfacciarsi con quelle ufficiali e se soprattutto gli Euro sborsati siano davvero destinati ai distributori di Mag Interactive.
Ruzzle ha superato la quota di dieci milioni di giocatori e il numero continua a salire sempre più. Un vero e proprio tripudio quindi per un software senza alcun tipo di effetti speciali ma basato su dieci diversi dizionari e tanta sana competizione.
