In occasione del Silver Clef music awards, Noel Gallagher, chitarrista degli Oasis, si è scagliato contro la dilagante violenza che da qualche tempo a questa parte si registra in Inghilterra, puntando il dito anche verso i videogiochi.
Gallagher ha espresso il suo disappunto dicendo che “è un peccato vedere tutti questi irresponsabili aggirarsi per le strade”, e concludendo il suo intervento con le seguenti affermazioni:
La gente dice che tutto ciò avviene a causa dei videogiochi, ed io suppongo che effettivamente (i videogiochi, n.d.r.) abbiano qualcosa a che fare con questa faccenda. Se i ragazzini ogni notte si riuniscono per farsi delle canne e vengono completamente desensibilizzati riguardo il crimine perché giocano con questi videogames, allora è davvero ma davvero preoccupante
Da notare che nella “civilissima” Inghilterra, solo quest’anno, sono già stati uccisi diciotto ragazzini nei pressi di Londra, con relativa mobilitazione di ben settantacinque agenti del distretto di polizia della Capitale.
Per definire tale fenomeno, lo stesso Gamepolitics parla di “un’onda di accoltellamenti che sta colpendo la nazione”, dato che tutti questi omicidi hanno in comune proprio l’utilizzo dei coltelli quale arma del delitto.
Per quanto mi riguarda, ritengo superfluo soffermarvisi più del dovuto: tutti questi problemi ci sono e sono tangibili, ma a mio avviso rientrano in un malessere ben più consistente, in cui i videogiochi – qualora ricoprissero qualche ruolo – costituirebbero comunque qualcosa di marginale.
D’altro canto sarebbe stupido tacciare simili uscite col più classico e infantile termine di “censura”: certe considerazioni vanno invece accolte, proprio ai fini di una maggiore comprensione della follia sempre più in voga e delle possibili connessioni con questo settore. Se ci teniamo davvero alla nostra passione, dobbiamo essere disposti anche a questo!
via | Gamepolitics