Civilization Revolution: la recensione

Civilization Revolution: la recensione

Per la seconda volta la saga di Sid Meier tenta l’approdo alle console, da sempre campo difficile per i giochi di strategia. Dopo Civilization 2, uscito esclusivamente per la cara vecchia Playstation (oltre che per PC, ovviamente) è il turno delle console “next-gen” ricevere l’opera di Firaxis.

Le aspettative erano tante e la speranza che questo titolo fosse quello ideale l’ha data lo stesso Sid Meier nelle interviste che ha precedentemente rilasciato. Il nuovo episodio, Civilization Revolution, viene sviluppato addirittura solo per console, senza un corrispettivo per computer, quindi è facile pensare che sia stato davvero adattato alla perfezione per essere visto sui nostri televisori e giocato con i nostri controller. Ma sarà veramente così?

MAESTA’, IL POPOLO ATTENDE I SUOI ORDINI…

Civilization è una saga di videogiochi dove il giocatore impersona un potente leader storico e guida la sua civiltà alla vittoria mondiale. In Civilization Revolution, abbiamo 4 tipi di vittorie: quella per dominazione, nella quale si dovranno annichilire militarmente le civiltà rivali conquistandole e facendole sparire dalla faccia della Terra. Quella culturale, dove si raggiungerà la vetta grazie alle grandi meraviglie costruite (Colosso di Rodi, Piramidi, Giardini pensili… giusto per citarne alcune) o ai grandi personaggi sbloccati (Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Aristotele, etc…). Nella vittoria tecnologica, com’è intuibile, bisognerà scoprire più tecnologie possibili, partendo dall’età del bronzo fino ai tempi moderni (o quasi) per arrivare a realizzare infine un’astronave per la conquista dello spazio. In ultimo, nella vittoria economica, si dovrà raggiungere una certa cifra di oro, per poi costruire la meraviglia “banca mondiale” e vincere il gioco.
Durante il gioco avremo a che fare con barbari e con le civiltà rivali, con cui potremo instaurare rapporti di amicizia o di guerra e scambiarci reciprocamente le tecnologie. Capiterà molto spesso però che non gli andremo a genio, per un motivo o per l’altro, e che anche un uomo notoriamente pacifico come Gandhi, ci dichiari guerra.


IL CONFRONTO CON I PREDECESSORI

Da grande appassionato della serie non posso fare a meno di confrontare il gioco con i capitoli usciti precedentemente su PC: da questo confronto ne esce davvero con le ossa rotte. La mappa è molto più piccola e assolutamente non personalizzabile, le civiltà presenti durante una partita saranno sempre e solo 5 (compresa la vostra) e hanno una IA decisamente scarsa quando rapportata alle vostre scelte, le unità sono poche, il tempo passa velocissimo, non esistono più i costruttori e perfino la diplomazia è stata ridotta al misero trattato di pace e di guerra.

Sicuramente questo potrà anche piacere a chi prende in mano il gioco per la prima volta: troverà un rilassante strategico della durata di qualche ora con cui farsi una bella partita, ma per gli appassionati questo è un colpo basso, soprattutto considerando che nel capitolo per Playstation erano presenti molte più variabili (e si parla di ben 12 anni fa). Perché mai questo enorme passo indietro? Sid Meier lo giustifica come “semplificazione per il mondo console”, ma era davvero necessario? Perché mai i possessori di console dovrebbero aver bisogno di un giochino semplificato in tutto?

Le note positive comunque non mancano, anche se a mio avviso sono poche: la Civilopedia è sempre presente e molto ben fatta, con anche video e immagini di diversi componenti del gioco (ad esempio quella sui bombardieri o su grandi uomini del passato) trasformandosi in una vera e propria fonte di cultura. Capiterà infatti di volerla navigare per bene per avere tutte le informazioni necessarie e saperne di più sui fatti storici, tutti fedelmente riportati.

Tra le aggiunte si segnala una simpatica “Stanza della Gloria”, dove si possono vedere i leader delle civiltà scoperti, i grandi personaggi sbloccati e le meraviglie costruite nelle varie partite. I capi delle civiltà ora hanno anche una personificazione fisica, con un proprio avatar a rappresentarli, cartonesco e spesso molto simpatico.

COME TRASFORMARE TASTIERA E MOUSE IN UN JOYPAD

Il passaggio è andato a buon fine. Il controller della Xbox 360 è stato sfruttato abbastanza bene e non si riscontra alcun problema, anche grazie alla struttura di gioco a griglia (ogni cella rappresenta uno spazio di gioco). Con i pulsanti dorsali si potranno scorrere comodamente tutte le finestre delle varie città mentre con le frecce direzionali si passeranno in rassegna tutte le unità disponibili. Principalmente il tasto d’azione è sempre “A”, con cui potremo spostare le unità in giro per il piccolo pianeta e attaccare eventualmente le unità nemiche. Data l’assenza di costruttori, non si potranno più creare irrigazioni, miniere, fortezze e basi aeree, ma rimane la possibilità di costruire le strade attraverso il pannello della città, le quali però serviranno solo a collegare le città stesse, senza quindi poterle costruire nei punti dove vogliamo.
Le unità potranno però ancora fortificarsi personalmente, mediante la pressione del tasto X. Il pulsante Y invece verrà sempre e solo riservato alla consultazione della civilopedia.


GRAFICA E SONORO

La pulizia grafica è buona, è stato scelto di adottare uno stile più cartonesco e meno serioso, che però forse non a tutti piacerà. Le unità e i leader delle civiltà sono comunque realizzati abbastanza bene, con buone animazioni.
I vari tipi di terreno sono molto colorati ma non troppo dettagliati e sempre tutti uguali. Non si capisce come mai non sia stata data l’opportunità di utilizzare una mappa più grande, dato che il motore grafico sembra reggere molto bene; si riscontrano infatti rallentamenti solo passando col cursore in una cella dove sono presenti tante unità (almeno una decina).
Si segnala qualche problema dovuto alla cattiva gestione del passaggio tra un consigliere o un leader, all’altro.

La colonna sonora è un’oasi pura in mezzo al deserto. Le musiche sono davvero belle e variegate, molto caratteristiche e perfette per l’ambiente in cui vengono utilizzate. Si troverà un pò di tutto, dall’hard rock dell’epoca moderna alle danze tribali africane di quella antica.
Buono anche il doppiaggio dei personaggi, ma solo per l’animazione, dato che il parlato si limita ad assomigliare e parodiare le lingue originali delle varie civiltà (stesso gibberish usato in The Sims, insomma).

MODALITA’ MULTIGIOCATORE

Il multiplayer in Civilization è stato integrato abbastanza bene, con la possibilità di scegliere quanto far durare le partite e quanto tempo limite dare ad ogni turno. Purtroppo, data la tipologia di gioco, si avrà sempre a che fare con estenuanti ed infinite partite a scacchi, che termineranno spesso con il totale abbandono dei giocatori dopo ore e ore di gioco. Si è cercato probabilmente di mettere una pezza proprio dando un tempo massimo per ogni mossa del giocatore (selezionabile da chi hosta la partita), ma non è sufficiente e anzi si ottiene a volte come effetto contrario una quantità di tempo per turno troppo breve, soprattutto andando avanti con la partita e avendo più città ed unità da gestire. Succederà anche spesso che il gioco dovrà risincronizzare tutti i giocatori, regalando caricamenti che faranno allungare ancor di più la partita.


CIVILTA’ PER TUTTE LE PIATTAFORME

Attualmente il gioco è uscito solo su Xbox 360 (la versione presa in esame) e Playstation 3. Uscirà comunque anche su Nintendo DS in versione pesantemente ridimensionata, com’è logico aspettarsi. Non è ancora sicura l’uscita su Nintendo Wii, che ha incontrato diverse difficoltà.

Le versioni per le console di Sony e Microsoft, comunque, non presentano particolari differenze né a livello grafico né di gioco. E’ probabile invece che la versione Wii, se mai dovesse uscire, godrà di controlli diversificati per sfruttare le potenzialità di Nunchuk e Wiimote, nonché di una veste grafica qualitativamente inferiore.

COMMENTO FINALE

Non saprei se definire Civilization Revolution una “demo del vero Civilization” o un “clone di Civilization”, dato che delle qualità della saga mantiene poco. Sid Meier ha affermato che questo era “il gioco che ha sempre sognato di realizzare”, e mi ha stupito. Non credo sia assolutamente positivo continuare su questa strada già intrapresa da tempo nei capitoli per PC, cioè continuando ad eliminare caratteristiche presenti in passato. La saga ha sì bisogno di aria nuova, ma non c’è motivo per togliere anche quelle note positive che hanno da sempre appassionato migliaia di fan.

In definitiva, però, non mi sento di sconsigliare l’acquisto. Civilization Revolution è abbastanza valido e può regalare intense ore sia agli appassionati sia a chi scopre per la prima volta questo genere di gioco. E’ più probabile però che possa piacere di più a questi ultimi, proprio per via delle note mancanze a cui forse un appassionato non saprà fare a meno.
Purtroppo a causa della poca varietà di scenari, la longevità non è entusiasmante e ci si può stufare anche molto presto, nonostante la presenza della modalità online. Si ricorda comunque la presenza di un’utile demo disponibile sul Marketplace, proprio per essere sicuri di non fare un acquisto sbagliato.

Foto di Civilization Revolution Foto di Civilization Revolution Foto di Civilization Revolution
Foto di Civilization Revolution Foto di Civilization Revolution Foto di Civilization Revolution
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