Nelle ultime settimane i vari filmati e presentazioni stampa di BioShock Infinite hanno fatto emergere molti elementi della trama piuttosto controversi, come razzismo o religione. Ken Levine, che è il presidente di Irrational Games ma anche il direttore creativo e il capo sceneggiatore del gioco, difende a denti stretti le sue scelte, sostenendo che nei videogiochi non ci dovrebbero essere argomenti “tabù”. Dalle pagine di Joystiq ha dichiarato:
«Per i miei gusti personali, non sono spaventato da nessun argomento e non abbandonerei nessun argomento solo perché è controverso. E allo stesso modo non correrei verso un particolare argomento solo perché è controverso. C’è una storia che voglio raccontare, tutto qui.»
«Originariamente [in BioShock Infinite] il conflitto era tra i sostenitori della tecnologia e i luddisti [coloro che sono contro il progresso tencologico e i macchinari in genere, NdR], ma non trovavamo la cosa molto interessante. La trama non aveva sbocchi, poiché non c’era qualche precedente storico da far rislatare a dovere. Poi si è evoluta, ha continuato a cambiare per molte, molte volte. Ma il punto è come fai le cose, non quali fai»
E voi che ne pensate? Anche nei videogiochi, come in film o altre opere, non devono esserci tabù, oppure preferite che certi argomenti controversi e magari pesanti da digerire vengano evitati?
BioShock Infinite arriverà il 23 marzo 2013 su PC, PS3 e X360. Secondo quanto dichiarato da 2K Games il gioco approderà anche su Wii U, ma con “molto ritardo”. Secondo le nostre personalissime ipotesi, i possessori della nuova console Nintendo “rischiano” di dover aspettare anche fino a Natale 2013 o giù di lì.