Importanti novità emergono dalla manifestazione che si è tenuta a Londra, relativa proprio all’ultima fatica targata LucasArts, che prende il nome di Star Wars: The Force Unleashed. A renderle note è stato il responsabile delle versioni PS3 e Xbox 360 del titolo, Cameron Suey.
Senza troppi giri di parole, Suey ha chiarito alcune questioni molto care a coloro i quali seguono questo gioco sin dalla fase embrionale. Ai microfoni di Videogamer.com non si è risparmiato, dicendo la sua pure riguardo la politica che verrà adottata d’ora in avanti riguardo i titoli che si forgeranno del brand Star Wars.
Tanto per cominciare ha definito senza mezzi termini The Force Unleashed il ‘più grande videogioco‘ dedicato alla celebre saga di George Lucas; il tutto pur menzionando esponenti quali Dark Forces, Jedi Knight e l’intramontabile Knights of the Old Republic.
Pur evidenziando la parzialità di tali considerazioni, resta comunque leggermente azzardato scomodare quantomeno KOTOR se non si fosse così convinti del valore di questo lavoro – al di là del fatto che trattasi di generi differenti.
Sulla falsa riga di quanto appena detto, ha anche dichiarato la ferma intenzione della compagnia di voler adottare una politica differente che può riassumersi nella definizione ‘pochi ma migliori‘. Difatti, come molti appassionati sapranno già, a fronte dei titoli sopracitati , LucasArts ha anche contribuito a numerosi titoli palesemente scadenti rivolti alla saga di Star Wars.
Tornando più da vicino a The Force Unleashed, sempre Suey ha voluto precisare altre due cose importanti:
- il rilascio di una demo in data da destinarsi sul Marketplace e sul PlayStation Network, così da dare modo di testare con mano il gioco
- la non definitiva chiusura da parte loro nei confronti del PC inteso come piattaforma su cui sviluppare.
In merito a quest’ultima affermazione ha sottolineato quanta rilevanza abbia avuto il fatto di non poter disporre di un kit di sviluppo “universale” – così come avviene con le console, tanto per intenderci. L’idea che quindi non tutti avrebbero potuto godere allo stesso modo del gioco, sembra avere avuto un peso determinante. Nonostante ciò, la porta non sembra essere chiusa definitivamente.
[via Videogamer]