Una fonte anonima a fornito a Kotaku molte informazioni su Guitar Hero 7, gioco che un tempo fu in fase di sviluppo presso il team Vicarious Visions (dopo l’abbandono dei creatori della serie, i Neversoft) ma alla fine non venne mai completato per una precisa concomitanza di fattori. Il dettaglio più clamoroso riguarda il controller, che sarebbe stato un ibrido fra la classica “chitarrina di plastica” vista nei Guitar Hero e nei Rock Band
«La periferica non era una vera chitarra a sei corde. Aveva i classici pulsanti di Guitar Hero sul manico, con un pulsante extra per arrivare a sei. Al posto della barra per le plettrate c’erano sei vere corde. Le corde rivelarono però poco reattive e dal funzionamento approssimativo. Inoltre la produzione di queste chitarre costava una fortuna. Nessuno riusciva a produrle con queste caratteristiche senza spendere tantissimo»
«Il progetto era molto ambizioso, con stage dinamici che si adattavano alle canzoni. Ogni canzone avrebbe avuto il suo video musicale. Era una bella idea, e il concept pareva ottimo, ma poi ci siamo resi conto che non avevamo le canzoni. Le prime canzoni per cui abbiamo comprato i diritti erano tutte le peggiori hit degli anni ’90. La mancaza di tempo e di budget non ha permesso di prendere musica di qualità, quindi sono state comprate canzonette di serie B come ‘Closing time’ e ‘Sex and Candy’.»
Il primo Guitar Hero è stato il gioco che ha fatto iniziare la mania dei titoli musicali. Il periodo di massimo splendore è stato negli anni 2007 e 2008, quando i vari Guitar Hero e Rock Band vendevano milioni di copie. Il fenomeno è poi declinato tanto velocemente quanto era cresciuto.