Con la ciclicità e la prevedibilità tipiche delle eruzioni dell’Etna e delle operazioni di chirurgia plastica di Cher, l’isteria di massa che di solito induce gli americani a prendere d’assalto i centri commerciali nella giornata successiva al Thanksgiving si è ripresentata anche quest’anno con tutto il carico di demenzialità da acquisto compulsivo che potete facilmente immaginare.
Per l’avvento imminente delle festività natalizie, per la maggiore necessità di approfittare delle offerte speciali durante questo periodo di crisi economica e forse anche per l’ansia crescente da fine calendario Maya, il famigerato Black Friday lasciatoci da poco alle spalle ha fatto registrare il 4% in più di vendite rispetto a quelle dello scorso anno e una percentuale analoga di tsunami aggiuntivi di ciccia e carte di credito rovesciatisi contro gli ingressi dei magazzini e delle grandi catene di distribuzione a stelle e strisce.
Nei video raccolti dai colleghi di Kotaku, ad esempio, riusciamo a percepire l’atmosfera di quiete e di serafica pacatezza che ha dominato gli animi di chi, dall’altra parte dell’oceano, ha partecipato ed è riuscito a sopravvivere al circo selvaggio dei saldi: da Target a Toys R Us, passando per gli immensi casermoni di Wall-Mart che dominano le periferie e i traslucidi Apple Store delle grandi metropoli, la febbre dello shopping ha contagiato un po’ tutti e ha caratterizzato un evento che, ne siamo certi (anche qui, Maya permettendo), verrà bissato il prossimo anno. Nel frattempo, godetevi i filmati dell’ultimo Black Friday e… tenete basso il volume delle casse e delle cuffie, per l’amor del cielo!