Non è un mistero, perlomeno per chi ha potuto provarla, che la demo di Turning Point: Fall of Liberty sia risultata piuttosto deludente e al di sotto delle aspettative.
A prescindere dall’aspetto tecnico, decisamente sottotono in molti campi, cito ad esempio una pletora di texture in bassa risoluzione, shader al minimo sindacale, pochezza poligonale, animazioni da “old-gen” e frame rate instabile, ciò che colpisce negativamente è la confezione stessa della demo.
Come fa notare Kotaku con una esaustiva analisi è curioso che la demo esca proprio poco dopo l’ispirato post di consigli di David Edery su come questi importanti mezzi per attrarre il giocatore (e compratore) vadano confezionati al meglio e con un po’ di “malizia”.
Probabilmente gli Spark Unlimited non hanno letto in tempo l’articolo, visto che la demo “fallisce” in quasi tutti i punti: innanzitutto si presenta con i primi minuti di gioco, spesso poco interessanti e con nemici che offrono una bassissima sfida in quanto ci si trova in pieno tutorial.
Inoltre, fa notare il buon Edery, è bene ricordare che sarebbe bene presentare al giocatore situazioni di gioco più avanzate da provare, offrendo la possibilità di capire cosa il titolo ha da offrire nel suo pieno svolgimento, con nemici abili, armi potenti e situazioni interessanti (posto che ci siano).
Infine la demo di Turning Point: FoL presenta un gameplay troppo lineare, poche armi interessanti e poche situazioni che stimolano il giocatore a sapere cosa succederà più avanti nell’avventura e quindi ad acquistare il gioco finito, e in generale non riesce a trasmettere quella atmosfera anni ’50 di cui il gioco dovrebbe essere straripante.
Insomma basta poco perchè, in un panorama così ricco di capolavori, una demo poco indovinata ed insipida comprometta fortemente le possibili vendite: meditate softco, meditate!