Eidos e IO Interactive (autori della serie Hitman) dopo un anno di notizie, immagini e filmati portano sulle nostre console e PC uno dei titoli più attesi di questo autunno/inverno. Kane & Lynch: Dead Men è un action game adulto dai toni noir, decisamente ispirato nelle atmosfere, nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi dalle pellicole di Michael Mann (Heat la sfida e Collateral in primis).
L’hype creato dietro a questo titolo mi ha spinto alcuni mesi fa a provare frettolosamente una versione beta non definitiva che, nonostante presentasse alcune lacune a livello di gameplay, ha suscitato comunque in me ancora più interesse nell’intraprendere le vicende di Kane & Lynch. Ora andiamo a vedere insieme quali sono stati i risvolti di questa esperienza videoludica della versione per Xbox 360 (sperando di non rischiare il posto di lavoro).
Trama e personaggi
Il gioco inizia con la liberazione di Kane e Lynch da parte di alcuni mercenari durante il loro trasferimento in prigione. Una volta “evaso” e messo in salvo, Kane, viene costretto da i “Sette” (potente clan criminale di cui faceva parte prima di essere arrestato) a recuperare il bottino della sua ultima missione in Venezuela. Pena, uccisione della ex moglie e della figlia. Da qui Kane verrà affiancato da Lynch per tutto il resto della storia che si svilupperà partendo dall’America per poi spostarsi a Tokyo ed infine a l’Avana. La caratterizzazione dei due protagonisti è azzeccatissima sotto il profilo psicologico, Kane, personaggio divorato dal rimorso di non aver mai conosciuto la figlia, e Lynch, schizofrenico dal grilletto troppo facile, sono perfetti nel trasmettere al giocatore quanto la rabbia, il rancore e il malessere interiore possano sfociare in violenza… e in questo gioco ce n’è davvero tanta. La localizzazione e il doppiaggio in lingua italiana mi sono sembrati buoni, le voci dei protagonisti in particolare sono state scelte ad hoc e i dialoghi hanno sempre quel tono duro ed adulto che fa tanto film hollywoodiano. Peccato che nonostante i “contorni” il gioco non riesca pienamente a soddisfare le aspettative.
Grafica
Graficamente Kane & Lynch rimane un pò sotto la media, abituati a titoli del calibro di Assassin’s Creed e Mass Effect, non si può tralasciare la poca cura di dettagli che hanno alcuni livelli (ed anche i personaggi secondari), a parte la ormai classica distruzione delle colonne in stile Matrix. Questo altalenante (o schizofrenico) passaggio tra un’ambientazione dettagliata ed una poco dettagliata non fanno altro che deludere e domotivare il giocatore. Nonostante il dettaglio gafico dei protagonisti sia invece di buona fattura le animazioni in generale lasciano un pò a desiderare. Ma si sa… non è la grafica che “fa il gioco”!
Gameplay
Purtroppo però di difetti ne risente anche il gameplay. Innanzitutto gli sviluppatori hanno reso automatico il sistema di riparo. Benchè possa sembrare comodo all’inizio, inizierete ad odiarlo ogni qual volta vorrete semplicemente spostarvi (e non ripararvi) vicino ad un muro. Una volta riparati (sempre se era il vostro volere) si potrà decidere di iniziare una sparatoria sporgendo solo fuori l’arma (come Gears of War insegna) oppure mirare accuratamente il bersaglio. Ed è proprio qui il problema maggiore. Il sistema di mira in generale è poco preciso, tanto che non si capisce se è voluto dagli sviluppatori per rendere l’esperienza più reale o se è proprio una errore madornale. Inoltre ho trovato frustrante muovere la visuale di mira, anche impostando maggiore sensibilità degli stick analogici tramite opzione. Tornando poi alle sparatorie da posizione di riparo si nota ancora di più quanto il sistema di puntamento sia andato a farsi benedire. Infatti nella parte bassa del campo di mira il più delle volte sembrerà possibile sparare al bersaglio, mentre invece non faremo altro che sforacchiare il nostro amato/odiato riparo. Anche il lancio di granate e bombe fumogene purtroppo risente di questo problema dato che il più delle volte rimbalzeranno contro di esso. Un’ultima nota di demerito sul sistema di mira riguarda i nemici che, seppur riparati, lascieranno alcune parti del corpo ben in vista, purtroppo (e misteriosamente) però il più delle volte impossibili da colpire.
Intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale di compagni non è sviluppata a dovere, infatti anche impartendo l’ordine di spostare un compagno dietro ad un riparo lo vedrete scagliarsi contro avversari pronti a massacrarlo, così da dovere andare a rianimarlo con una buona dose di adrenalina rischiando la propria vita (ve ne renderete conto soprattutto nel livello ambientato all’Avana). Nota di demerito anche per il livello di IA dei nemici, per esempio quelli in lontananza anche se vengono sforacchiati (sempre se riuscite a centrarli) continuano a rimanere immobili, come se fossero lobotomizzati.
Conclusioni
Kane & Lynch: Dead Men fondamentalmente ha un pò deluso le aspettative. La trama, la caratterizzazione dei personaggi, il sonoro, la localizzazione in italiano, le atmosfere adulte e le sparatorie in stile film cinematografico saranno a mio avviso le uniche cose che vi terranno incollati allo schermo. Non si può infatti non notare una certa frustrazione data dal sistema di controllo della mira e la poca cura dei dettagli grafici di cui le ambientazioni e i personaggi soffrono. Il gioco inoltre non risulta particolarmente longevo e complicato se non in alcuni punti dove la mira è importante (ed ho detto tutto). La durata media insomma dovrebbe essere intorno alle 7-8 ore. Nonostante tutto questo mix di pregi e difetti Kane & Lynch offre anche due modalità multiplayer interessanti, ossia la modalità cooperativa off-line (in split screen) e la modalità on-line Fragile Alliance, che riescono ad “allungare” l’esperienza di gioco. Detto questo mi viene da consigliare il titolo targato Eidos a chi si sente particolarmente attratto dalle pellicole da cui è ispirato il gioco, al contrario, lo sconsiglio invece a chi è particolarmente puntiglioso riguardo a mancanze grafiche, lacune di gameplay e difetti tecnici.