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Rise of the Tomb Raider sarà dotato di un sistema di microtransazioni, seguendo la fastidiosa moda che ha cominciato a invadere i titoli tripla A che gli utenti acquistano già a prezzi spesso importanti. Il nuovo capitolo della saga di Lara Croft, però, non chiederà agli utenti di pagare per ottenere dei vantaggi nella campagna principale.
É Eurogamer a spiegare oggi che le microtransazioni serviranno principalmente per acquistare pacchetti che permetteranno di personalizzare le Expedition Card, carte da utilizzare per potenziare armature e oggetti di gioco, ma anche per attivare nuovi costumi da sfruttare poi nelle modalità di gioco aggiuntive che vi abbiamo anticipato ieri in occasione dell’annuncio del Season Pass.
I pacchetti di Expedition Card possono essere acquistati con valute reale o con i crediti virtuali che si guadagnano durante la missione principale, completando sfide o raccogliendo oggetti e reliquie. Alcune di queste carte potranno essere utilizzate una sola volta, altre non avranno scadenza e potranno essere usate per un numero illimitato di volte.
Al momento del lancio di Rise of the Tomb Raider, il prossimo 13 novembre, saranno disponibili 300 carte e molte altre saranno rese disponibili nei quattro mesi successivi, sia su Xbox One che su Xbox 360.