Attraverso un’intervista rilasciata ai microfoni del blog ufficiale PlayStation, Keiichiro Toyama, game director di Gravity Rush, ha avuto modo di discutere in merito a quale sia stata la maggiore fonte d’ispirazione per lui. E la risposta, di primo acchito, è senza dubbio interessante, più che altro perché ci coglie un po’ alla sprovvista.
Il gioco che mi ha più influenzato è stato Crackdown. Mi è piaciuto parecchio l’aspetto di collezionare abilità e diventare più potente, arrivando ad ottenere un più alto livello di libertà man mano che diventi più forte. In più, l’ambientazione open-world. Mi è piaciuto muovermi in quel gioco.
Insomma, a ben pensarci l’influenza di un titolo come quello dei Realtime Worlds non è poi così sorprendente. Vero è, come precisa lo stesso Toyama, che le meccaniche di Gravity Rush prevedono che il gioco si sviluppi non solo in verticale ma anche in orizzontale, ma l’intuizione pare essere proprio partita da lì. In più, ecco il diretto interessato cosa ci dice in merito allo sviluppo su PlayStation Vita.
Inizialmente stavamo sviluppando il gioco su PlayStation 3. Ci siamo imbattuti nella PlayStation Vita lungo la strada. L’abbiamo testata ed ho pensato che fosse perfetta per il gioco, così c’è stato questo cambio.