Quando il Team Ninja ha annunciato Dead or Alive 5, la scorsa settimana al Tokyo Game Show, si è riferito al titolo parlando di ‘fighting entertainment’ e non del classico gioco di combattimento.
Yosuke Hayashi ha spiegato ai microfoni di Joystiq che la descrizione si riferiva principalmente alle arene. I vecchi giochi di combattimento “vantavano una grafica eccezionale, un gameplay divertente e molti altri elementi al top”, tutti aspetti che nei picchiaduro moderni sono andati lentamente a scemare.
“Ora come ora questo genere non offre più il massimo sotto quei punti di vista”, ha spiegato Hayashi, che spera di invertire la tendenza proprio con DoA5. “Nei vecchi capitoli della serie le zone pericolose erano ben definite e le arene non cambiavano molto. Osservando il video di presentazione, invece, noterete che l’ambientazione cambia continuamente e che al suo interno succedono cose di ogni tipo”.