Per l’industria videoludica non è di certo un bel periodo: dopo il ben noto attacco al PlayStation Network, quello a Codemasters è stato solo l’ultimo episodio di una serie preoccupante di “attenzioni” rivolte dagli hacker verso le varie aziende protagoniste del mercato, mettendo un po’ tutti quanti a rischio di ritrovarsi con la spiacevole sorpresa di ospiti sgraditi nei propri sistemi.
Possiamo ben immaginare che quindi Shigeru Miyamoto abbia voluto ricorrere ai migliori scongiuri come ipotizzabile dalla foto qui accanto (in realtà scattata durante il nostro liveblog della conferenza Nintendo), senza però ottenere i risultati sperati, o almeno non completamente. A quanto pare non sarebbe stata effettuata nessuna intrusione ai sistemi della grande N, ma la società nipponica si è sentita in dovere di rendere nota una possibile minaccia-phishing ai danni dei propri utenti europei, al punto da aggiornare il suo sito col seguente messaggio:
“Ci è stata segnalata segnalata una possibile minaccia di phishing per gli utenti del sito ufficiale Nintendo, sulla quale abbiamo immediatamente dato inizio a delle indagini. La protezione dei nostri clienti è nostra priorità assoluta e abbiamo dunque preso la decisione di disconnettere immediatamente alcune sezioni del nostro sito fino ad ulteriore conferma. Ci teniamo a rassicurarti sul fatto che sul sito ufficiale Nintendo non sono conservati dati relativi a banche, carte di credito o indirizzi dei nostri utenti, dunque questi dati sono assolutamente al sicuro.
Con il termine phishing si intende il tentativo da parte di terzi di accedere alle tue informazioni personali, come nome utente e password, fingendo di essere una persona o una compagnia di fiducia tramite mezzi di comunicazione elettronica come email o siti web.
Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente causato. Nel caso avessi ulteriori dubbi, ti preghiamo di contattare il servizio di assistenza Nintendo.”
Anche se nel caso specifico c’è meno da preoccuparsi rispetto ad altri avvenimenti recenti, la situazione resta comunque un campanello d’allarme per l’industria videoludica, ormai presa deliberatamente di mira da personaggi ghiotti di dati personali: la stessa Nintendo aveva ammesso prima dell’E3 di aver subito un’intrusione sulla sua piattaforma USA, mentre anche Epic Games è stata costretta a registrare una falla nella propria piattaforma online.
Via | CVG