L’esperienza maturata dai Compulsion Games nel corso del lungo processo di sviluppo di Contrast spinge questa piccola ma affiatata software house canadese ad alzare la posta con un progetto più ambizioso, e inquietante, che prenderà il nome di We Happy Few.
Il canovaccio narrativo steso dal team di Montreal per dare forma a questa nuova avventura in soggettiva trae spunto dalla visione di una Gran Bretagna degli anni ’60 dominata dalla paura e dal controllo della società tramite la legalizzazione “forzata” delle droghe: immersa in uno scenario retrofuturistico pieno di colori, e di pregiudizi, la popolazione non può che sottostare al volere delle autorità e assumere passivamente queste sostanze per il bene della collettività, perseguendo tutti coloro che non vogliono “allinearsi alla massa”.
Guarda i primi bozzetti preparatori di We Happy Few
L’ipocrisia imperante tra gli abitanti di questa insolita cittadina di periferia e l’invasività dei mezzi di comunicazione governativi spingeranno il giocatore ad adottare strategie e soluzioni sempre diverse per trovare una via di fuga senza dare troppo nell’occhio: da questo punto di vista, il trailer in cinematica confezionato dagli sviluppatori nordamericani ci offre uno spaccato dell’esperienza narrativa e di gameplay che vivremo nell’avventura singleplayer. Il nostro alter-ego, però, sarà solo uno dei tanti “rivoltosi” che decideranno di scappare e, quindi, non sappiamo se il titolo rimarrà confinato tra le quattro mura virtuali della campagna in singolo o se, al contrario, sarà aperto ad un qualche tipo di modalità multiplayer cooperativa o competitiva.
A questo punto non ci resta che attendere con impazienza il giorno in cui i ragazzi di Compulsion Games decideranno di fare chiarezza su questi aspetti, così come sul periodo di lancio di We Happy Few e sulla rosa di piattaforme su cui vedrà la luce la loro prossima, promettente proprietà intellettuale.