I curatori dell’Entertainment Software Rating Board, l’ente statunitense e canadese equivalente al nostro PEGI e preposto alla classificazione dei giochi, hanno deciso di gettare Hatred nel girone dantesco dei titoli “Adults Only” (AO) in virtù dei grotteschi dialoghi e dell’ultraviolenza che pervade le dinamiche di gameplay di questo – a mio giudizio – aberrante “simulatore di genocidio” incentrato sulle gesta compiute da uno psicopatico senza nome che, armato fino ai denti, decide di provocare una strage di poliziotti e di inermi civili per poter sconvolgere la sua comunità prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine.
La decisione assunta dall’ESRB ha provocato la reazione immediata degli sviluppatori polacchi di Destructive Creations, che dalle pagine del forum ufficiale di Hatred si dicono rattristati per l’accaduto pur essendo perfettamente consapevoli delle motivazioni che stanno dietro alla “conquista” del bollino AO:
“Non sono molto convinto dei motivi che hanno spinto l’ESRB a dare ad Hatred il rating ‘Adults Only’ perchè nel gioco manca qualsiasi tipo di contenuto sessualmente esplicito. Di certo avrei preferito ottenere un rating M+ perchè con quello AO avremo dei problemi nel portare il titolo su console, ma d’altra parte credo proprio che i nostri fans sarebbero rimasti delusi se non fossimo riusciti a raggiungere il rating ‘Adults Only’.”
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La classificazione Adults Only da parte dell’ESRB complica non poco la vita dei Destructive Creations: lo stringente controllo attuato dai gestori dell’Xbox Games Store e del Sony Entertainment Network, infatti, rende praticamente impossibile un futuro approdo di Hatred su console della famiglia Xbox o PlayStation. Su PC la situazione non è di certo migliore: nell’intero catalogo di Steam e di Good Old Games non c’è neanche un videogioco classificato “AO”.
A prescindere dai problemi causati dal famigerato bollino dell’ESRB e dagli spazi commerciali preclusi ai Destructive Creations in ragione della decisione assunta dall’ente nordamericano per la classificazione dei videogiochi, il proseguimento dei lavori su Hatred trova conferma nelle parole pronunciate dagli sviluppatori che, difatti, continuano a indicare la prima metà del 2015 come finestra di commercializzazione della loro ultima, controversa fatica.