Dopo la decisione di Target e Kmart di non vendere più Grand Theft Auto V in Australia, era prevedibile che il publisher Take-Two reagisse in qualche modo: lo ha fatto finalmente in queste ore, per bocca del suo CEO Karl Slatoff.
In occasione della conferenza BMO Capital Markets 2014 Technology & Digital Media, Slatoff si è rivolto in particolare a coloro i quali si sentono offesi dal gioco, con riferimento naturalmente alla petizione da cui è partita la decisione dei rivenditori australiani:
“Un conto è che qualcuno non voglia comprare dei contenuti, cosa completamente comprensibile. La soluzione è del resto questa. Se non ti piace e ti offende, allora non comprarlo.”
Secondo Slatoff, la petizione e i suoi risultati andrebbero contro la libertà d’espressione:
“Una persona o un gruppo di persone prova a prendere decisioni per milioni di persone. Abbiamo 34 milioni di persone che hanno comprato Grand Theft Auto, e se questi tizi avessero deciso per gli altri, nessuno avrebbe potuto comprare Grand Theft Auto. Questo sbatte contro qualsiasi concetto di società libera nella quale viviamo. È libertà d’espressione, e provare a reprimerlo è un terreno pericoloso in cui avventurarsi.”
Il CEO di Take-Two ne fa una questione di principio, al di là degli interessi commerciali della sua azienda:
“Per noi è più deludente da questo punto di vista che in termini di business. La nostra attività non sarà colpita da questo; non fa alcuna differenza per noi. Alla fine però, è un qualcosa che non vuoi vedere accadere perché è una cattiva decisione.”
Via | Polygon.com