Joseph Staten, capo-sceneggiatore della saga Halo, ha rilasciato un’intervista rilasciata a IndustryGamer parlando dell’idea base attorno alla creazione del personaggio di Master Chief, protagonista della saga nonché alter-ego del giocatore.
«Abbiamo pensato che meno i giocatori avessero conosciuto Master Chief, più si sarebbero immedesimati nel personaggio. Quando si parlava di romanzi su Halo o altri prodotti dell’universo Halo, l’immersione non era così importante come una comprensione profonda. Ma l’immersione nel personaggio era l’obiettivo principale con Master Chief. Era importante anche mantenere Chief un uomo di poche parole, rinforzando la sua apparenza di soldato più duro dell’acciaio»
E spiega come Cortana fosse in origine un personaggio molto più marginale:
«Inizialmente Cortana doveva fungere da personaggio secondario per aiutare Chief in alcune situazioni. Avevamo bisogno di un personaggio che potesse costantemente guidare il giocatore attraverso il gioco, e una A.I. integrata nell’equipaggiamento era una cosa che poteva accompagnare il giocatore in modo credibile. Ma col tempo, Cortana è diventata un personaggio completamente sviluppato, un’amica e una compagna per Chief, e addirittura l’unica persona che è riuscita a rivelare alcuni aspetti interiori di Master Chief»
E spiega meglio:
«Attraverso l’interazione con Cortana, Chief ha rivelato la sua umanità (ad esempio i giocatori hanno imparato che Chief ha senso dello humor quando ha cominciato a colpire il casco per far smettere di parlare Cortana). Ed è stato per queste ragioni che ci siamo concentrati così tanto sulla relazione Chief-Cortana»
Bungie ha attualmente detto addio alla serie Halo (passata a 343 Industries), e firmato un accordo decennale con Activision per sviluppare nuovi IP.