Non pago di aver dato alla luce una delle protagoniste più sexy e controverse dell’intera storia dei videogiochi, il vulcanico boss di Platinum Games Hideki Kamiya è stato interpellato dai colleghi di PSM3 rilasciando una serie di bizzarre dichiarazioni pseudo-filosofiche sulla natura conflittuale del rapporto tra donne, prendendo a pretesto questo suo contorto “ragionamento” per indicare loro la piccantissima scena di Bayonetta che campeggia ad inizio articolo definendola come la migliore del titolo:
“Quando le persone mi chiedono come ho avuto l’ispirazione per realizzare un videogioco come Bayonetta, io non posso che rispondere che è venuto tutto dalla mia testa, semplicemente. Se poi mi chiedono qual è la migliore scena del titolo, rispondo che per me sono tutte belle in egual misura… certo, se però dovessero obbligarmi, indicherei il primo incontro di Bayonetta con Joy, subito dopo il siparietto tra le due, proprio quando Joy svela la sua vera identità ed entra in posa da battaglia.
Era il mio modo di esprimere l’idea femminile che, per una donna, tutte le altre donne sono nemiche. Quando due donne passeggiano insieme cercano sempre di capire chi è vestita meglio dell’altra, nasce sempre una sorta di antagonismo strisciante. Le donne fanno paura.”
Se è vero che, come direbbe Kamiya, “la competizione è femmina”, è altrettanto vero che nascondersi dietro ad una serie di sterili argomentazioni maschiliste non può che risultare un esercizio particolarmente fastidioso (oltrechè inutile), specie se fatto da un artista che cerca di giustificare i bassi istinti forzati dalle movenze senz’anima di un personaggio come Bayonetta avvicinandoli subdolamente all’immenso e meraviglioso universo che si cela dietro al sorriso di ogni donna.
via | CVG
