[blogo-video provider_video_id=”HtVdAasjOgU” provider=”youtube” title=”The Witcher 3: Wild Hunt – E3 2014 – The Sword Of Destiny Trailer” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=HtVdAasjOgU”]
La spettacolare video-dimostrazione propostaci da CD Projekt RED durante la conferenza E3 di Microsoft e le splendide immagini di gioco dateci in pasto dagli sviluppatori polacchi per tutta la durata della kermesse losangelina hanno contribuito ad alimentare le speranze degli appassionati di GDR “all’occidentale” nei confronti di The Witcher 3: Wild Hunt, l’ultimo capitolo dell’amata epopea fantasy di Geralt di Rivia.
Dopo aver tenuto a battesimo questa nuova rubrica con l’altrettanto ambizioso progetto di No Man’s Sky, volgiamo quindi il nostro sguardo in direzione delle isole Skellige per raccogliere i sogni proibiti dei fan del Lupo Grigio e capire, così facendo, fino a dove si spingeranno i ragazzi di CD Projekt per soddisfare le attese di chi conta i giorni che li dividono dalla commercializzazione di The Witcher 3: Wild Hunt, prevista – salvo ulteriori ritardi – per il 24 febbraio del 2015 su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
The Witcher 3: Wild Hunt – creature e scenari in nuovi bozzetti preparatori
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The Witcher 3: Wild Hunt – E3 2014 – personaggi, ambientazioni e creature in nuove immagini di gioco
La compagnia dello Strigo
A prescindere dalla bellezza della campagna principale, dalla vastità della mappa e dalle ore di gioco offerte dalle missioni secondarie, quasi tutti i cultori della serie di The Witcher coltivano segretamente la speranza di poter cimentarsi contro banditi, grifoni, Nekker e Scoia’tael maligni in compagnia di uno o più avventurieri collegati in rete.
La natura free-roaming di The Witcher 3 garantisce una libertà tale da permettere, finalmente, l’adozione di una cooperativa online che corra parallelamente al singleplayer e, perchè no, persino di una modalità competitiva derivata dalle sfide in Arena dell’edizione Enhanced del secondo capitolo: le probabilità di assistere a questa importante “metamorfosi online” della saga a partire da Wild Hunt, però, sono inferiori a quelle di vedere Geralt abbracciare la castità.
In guardia, marrano!
La serie di The Witcher si è sempre contraddistinta per l’alto tasso di sfida proposto dai livelli di difficoltà più elevati dei suoi titoli: le scelte compiute dagli sviluppatori polacchi con la Patch 1.4 di Assassins of Kings (con l’introduzione di due livelli di difficoltà particolarmente ostici) vanno proprio in questa direzione.
Con Wild Hunt, quindi, vorremmo che la strada intrapresa dai CD Projekt prosegua per consentirci di affrontare battaglie sempre più brutali e appassionanti, permettendoci, magari, di selezionare i livelli di difficoltà più elevati senza dover necessariamente finire il gioco prima di sbloccarli.
Corpo di mille Gwynbleidd!
Dalla viva voce dei CD Projekt, ma anche dalle pagine dei documenti di sviluppo trapelati in rete in queste settimane, sappiamo già che nell’avventura da vivere nel mondo virtuale di Wild Hunt avremo la possibilità di utilizzare delle imbarcazioni per spostarci da un luogo all’altro delle isole Skellige.
Perchè, allora, non trarre spunto dall’esperienza di gioco di Assassin’s Creed III e di Black Flag per inscenare epiche battaglie navali contro vascelli pirata, galeoni fantasma e mostri marini d’ogni sorta? I gameplay trailer e i bozzetti preparatori mostratici fino ad oggi suggeriscono la presenza di questo particolare genere di “scontri marittimi” solo in determinati frangenti della campagna principale: la nostra speranza, ovviamente, è quella di veder integrate le battaglie navali nel sistema a generazione randomica delle missioni secondarie che caratterizzerà l’offerta free roaming del titolo.
Io moddo, tu moddi, egli modda
Gli strumenti di modding legati al REDkit e alla versione PC di Assassins of Kings hanno permesso agli appassionati di estendere ulteriormente l’orizzonte di gioco dell’ultima avventura di quel donnaiolo che risponde al nome di Geralt di Rivia con nuove aree esplorabili e con una serie di missioni aggiuntive che, in quanto prodotte dai cultori della saga in maniera completamente autonoma, potevano essere scaricate in via del tutto gratuita.
Con The Witcher 3 ci aspettiamo un livello di “libertà di sviluppo amatoriale” analogo a quello dell’episodio precedente, e anche oltre: non sarebbe male, infatti, coinvolgere gli utenti PS4 e XB1 con un più semplice editor che consenta loro di realizzare e condividere gratuitamente delle missioni aggiuntive con strumenti analoghi a quelli disponibili attualmente nella dimensione digitale di Grand Theft Auto Online.
Dongiovanni canuti
Che la serie di The Witcher fosse destinata al successo, lo si poteva facilmente immaginare osservando il geniale stratagemma narrativo adottato dagli autori polacchi per rappresentare il “lato donnaiolo” di Geralt di Rivia con le splendide Romance Cards collezionabili nel primissimo, indimenticato capitolo.
Perchè non adottare una soluzione simile anche in Wild Hunt, allora? Il bacino d’utenza di The Witcher è composto da videogiocatori maturi, da gente che sarebbe disposta a barattare un rene per la dolce compagnia di una locandaia e di una buona pinta di Grog: una maggiore “audacia” in tal senso non scandalizzerebbe nessuno.