Data astrale 4 novembre 2010: eccovi i viaggi dell’astronave Kinect durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di strani, nuovi acquirenti di Xbox 360, alla ricerca di altre forme di casual gamers e di civiltà hardcore, fino ad arrivare laddove nessuna periferica è mai giunta prima.
Pur essendo stato un incredibile successo dal punto di vista squisitamente economico, il viaggio inaugurale di Kinect è stato solo il primo passo compiuto da Microsoft nelle immense rotte commerciali apertesi nell’universo dei videogiochi dall’uscita di Nintendo Wii: stando infatti ai giornalisti di Eurogamer.net, sembra proprio che la multinazionale di Redmond stia cercando di trovare il modo di aumentare la potenza delle gondole di curvatura della sua nuova flotta spaziale per spingerla a velocità incredibilmente maggiori. Analogie con la saga di Star Trek a parte, diverse voci di corridoio raccolte dai nostri colleghi inglesi descrivono con dovizia di particolari tutti i passaggi che la sezione “ricerca e sviluppo” di Microsoft Game Studios starebbe facendo per aggiornare via software i Kinect venduti fino ad oggi (e naturalmente quelli futuri) per migliorarne sensibilmente la precisione.
Grazie ad una gestione ottimizzata delle risorse di sistema e ad un uso più accorto della banda di trasferimento dati delle porte USB disponibili su X360, l’intenzione dei “ricercatori” di Microsoft è quella di quadruplicare la risoluzione attuale della telecamera ottica di Kinect (che passerebbe da 320×240 a 640×480 pixel) permettendogli così di captare i segnali ad infrarossi “rimbalzati” dal corpo del giocatore con una precisione tale da rilevare, finalmente, il movimento del polso e delle singole dita di una mano (per non parlare naturalmente della mimica facciale) come promesso dalla stessa M$ nel corso dell’E3 2009, quando presentò al mondo intero il progetto Natal. Solo il tempo, e un’altra vagonata di milioni di dollari in pubblicità, sapranno dirci se questo esperimento sarà andato a buon fine.