A distanza di tre mesi circa dall’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di occuparci di Brink, Richard Ham e Neil Alphonso di Splash Damage ci permettono di avvicinarci nuovamente a questo atteso sparatutto in prima persona venato di elementi tattico-ruolistici e fortemente orientato al multiplayer con una serie di informazioni e considerazioni “a tema misto”, utili sia a chiarire la natura del progetto che le caratteristiche salienti dell’opera, cominciando dalla campagna principale:
- Nonostante i livelli della campagna in singolo permettano un’ampia libertà esplorativa, il raggiungimento degli obiettivi principali sarà il fulcro centrale dell’esperienza di gioco
- In singleplayer, ogni missione sarà profondamente diversa dalle altre e concorrerà a variare la giocabilità per evitare i momenti di pausa o, peggio ancora, di noia degli FPS “classici”
- Per comunicare tra di loro e per sentirsi a casa propria, le varie comunità dell’Arca utilizzeranno graffiti, murales caratteristici e segni distintivi della cultura o del Paese di appartenenza
- Tra una missione e l’altra, ci saranno diverse sequenze in cinematica che andranno a coprire gli aspetti della trama e della storia delle fazioni che si contendono l’Arca
Subito dopo la pausa, la seconda parte delle dichiarazioni degli uomini di Splash Damage in cui si analizzano, questa volta, il multiplayer e gli aspetti “tecnici” di Brink.
- Nel multiplayer competitivo, si potranno creare lobby con missioni e obiettivi configurabili a piacimento attraverso una sorta di “editor” interno
- In base al numero di giocatori (massimo 8 per squadra) raggiunto dalla lobby creata si potranno scegliere modalità e mappe specifiche (evidenziate da un consiglio lampeggiante a schermo), il tutto per evitare di iniziare una partita in un ambiente eccessivamente ristretto e caotico o con obiettivi troppo dispersivi
- Il danno arrecato dai proiettili sarà inferiore alla realtà (non potranno superare ostacoli nè penetrare barriere) per favorire il recupero di un giocatore colpito o per permettergli di scappare o di utilizzare a proprio vantaggio l’ambiente circostante per organizzare una controffensiva con i suoi compagni di squadra
- Data la natura del progetto e il taglio artistico scelto dagli sviluppatori, Brink non avrà livelli estremi di gore (sangue, cadaveri a vista e squisitezze simili)
- Le armi sbloccabili nelle sessioni online non saranno molto più potenti di quelle utilizzabili sin dall’inizio, ma avranno peculiarità uniche e caratteristiche specifiche per adattarsi alle varie classi personaggio, esaltando così il gioco di squadra per rendere complementari (e dipendenti le une alle altre) le forze dei vari gruppi
- Come da tradizione per tutti i titoli maggiori pubblicati da Bethesda, anche Brink potrebbe avere un suo editor simile ai potenti strumenti messi a disposizione dei modder con Fallout 3 o Oblivion. Tutto ciò, però, sarà preso in esame solo quando verrà completato lo sviluppo del gioco
- Poco prima dell’uscita, potrebbe esserci una piccola fase di beta test a numero chiuso per capire come si comporta il netcode del titolo sia su PC che, soprattutto, su console ad alta definizione
La commercializzazione di Brink è prevista nella primavera del 2011 su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.