La strana scatoletta che campeggia ad inizio articolo e che pattina aggraziata per la stanza di uno studente universitario americano nel trailer che potrete trovare dopo la pausa non è la nonna di Skynet (Terminator) nè tantomeno una zia alla lontana di Wall-E, ma è semplicemente il risultato di un esperimento condotto dal ricercatore Philipp Robbel del Massachusetts Institute of Technology (meglio conosciuto come MIT) per dimostrare le potenzialità di Kinect nei campi scientifici della robotica e della cibernetica.
Assemblato sul corpo motore di un iRobot Create ed interfacciato in wireless ad un programma che ne gestisce in remoto la logica di base, questa sorta di “KinectBot” sfrutta il potente sensore ad infrarossi della periferica videoludica di Microsoft per elaborare una mappa tridimensionale dell’ambiente circostante e decidere in totale autonomia la direzione e la strada da percorrere per raggiungere una determinata posizione indicata da un operatore con il semplice gesto della mano.
Siete curiosi di sapere se l’esperimento di Robbel ha avuto successo? Volete guardare il mondo dalla prospettiva di un automa che fino a poche ore prima era obbligato a tradurre in segnali videoludici le mosse di Dance Central o le capriole fanciullesche di Kinectimals e che adesso si prepara a conquistare l’universo dall’alto dei suoi dieci centimetri? Seguiteci dopo il salto ed avrete le vostre risposte.
via | Endadget