Uno fa tanto per guadagnarsi il successo e poi decide improvvisamente di rinunciarvi: è la storia di Dong Nguyen, creatore di Flappy Bird che sicuramente conoscerete visto che il gioco in questione ha avuto un successo strepitoso sia su iOS sia su Android. Pensate che soltanto con le pubblicità i guadagni si erano attestati a circa 50mila dollari al giorno: numeri stratosferici che dimostrano, ancora una volta, quanto puntare sui giochi per casual gamer non sia affatto sbagliato in un mercato videoludico ormai dominato da tablet e smartphone.
Le parole di Dong Nguyen sono state chiarissime su Twitter:
“Mi spiace, utenti di Flappy Bird, entro 22 ore Flappy Bird sarà down. Non ce la faccio più. […] Posso definire Flappy Bird un mio successo personale. Ma ha anche rovinato la mia semplice vita. Quindi ora lo odio”.
Non sappiamo in che modo Flappy Bird abbia rovinato la sua “semplice vita”, ma possiamo immaginare che lo sviluppatore abbia iniziato ad essere riconosciuto, a firmare autografi e così via, a tal punto da non riuscire più a vivere come prima. Molti sospettano che dietro a questo abbandono ci siano dei problemi legali importanti – Flappy Bird somiglia in modo impressionante a Super Mario -; Nguyen, però, ha smentito tutto:
“La rimozione non è connessa a problemi legali. Io semplicemente non ce la faccio più. […] La scelta dipende da come la gente usa il mio gioco. Ne stanno abusando”.
Dichiarazioni misteriose su dichiarazioni: qual è la verità?