Su Xbox One tanto si è detto e tanto si continuerà a dire, almeno fino a quando non farà la sua comparsa in uno qualsiasi dei mercati di punta: Microsoft è partita proprio con il piede sbagliato e, per quanto la conferenza della GamesCom 2013 prometta grandi sorprese, non pare essere riuscita a calmare gli utenti, neanche con il dietrofront post-E3 2013 (sapete tutti, ormai, che la compagnia ha rinunciato a tutte le novità annunciate, deludendo coloro che credevano nella nuova esperienza videoludica e tranquillizzando i giocatori di vecchia data).
Una delle voci più insistenti dell’ultimo periodo riguardava proprio la possibilità che Xbox One venisse lanciata senza Kinect: eventualità che a Major Nelson non piace affatto e sulla quale non è disposto a ripensarci; lo ha rivelato proprio ad alcuni utenti di Reddit, che avevano protestato per il bundle:
“Non l’abbiamo in programma. Crediamo al 100% in Kinect, ha un potenziale straordinario e verrà alla luce con la nuova generazione“.
Sappiamo che Xbox One non necessita di Kinect per funzionare – è stato Marc Whitten a confermarlo qualche giorno fa -; quindi una tale dichiarazione potrebbe risultare assurda e inspiegabile. Per noi, invece, Microsoft ha fatto bene a intervenire: una console è frutto di un processo creativo che considera non soltanto le esigenze del mercato, ma anche le possibili tendenze future e, perché no, anche punti di forza sui quali si è deciso di scommettere perché magari si hanno delle idee fantastiche.
Non è possibile, insomma, realizzare una console solo sulla base dei feedback dell’utenza; diciamocelo pure, il mercato è fatto di scelte: se all’utente non piace la piattaforma, è liberissimo di non acquistarla.